TERAMO – Teramo farà parte, insieme ad altre grandi città italiane, di un progetto per promuovere l’integrazione sanitaria dei cittadini stranieri detenuti negli istituti di pena, attraverso il pieno e consapevole accesso al Servizio Sanitario Nazionale, anche durante il periodo di detenzione. Si chiama “Salute senza barriere” ed è organizzato dal Ministero della Salute nel carcere di Teramo. Il progetto è finanziato dal Fei (Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini dei Paesi Terzi), proposto dal Ministero dell’Interno (Autorità responsabile del Fei) e attuato da un partenariato composto dal Ministero della Salute e dall’INMP, Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti e il contrasto delle Malattie della Povertà.
Tre gli obiettivi specifici degli interventi: la crescita della consapevolezza di detenuti e operatori sul diritto all’assistenza sanitaria in carcere, sul funzionamento del SSN e sulla conoscenza della riforma della medicina penitenziaria; il miglioramento della capacità di presa in carico dei bisogni di salute della popolazione straniera detenuta; la mappatura dello stato di attuazione del trasferimento delle competenze della salute in carcere dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) al Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il progetto, avviato lo scorso 30 maggio, ha durata annuale e coinvolge 9 Istituti di pena e relative ASL, in altrettante Regioni del Nord, del Centro e del Sud Italia.