FONTECCHIO – Raggiravano gli anziani ospiti per finanziare la gestione della casa di riposo di Fontecchio. La moglie addirittura usava il denaro anche per corrispondere compensi a professionisti e per pagare oneri previdenziali e per realizzare un impianto fotovoltaico nella struttura, per rinnovarne gli infissi e per dotarla di una nuova cucina industriale.
Per questo motivo i finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza dell’Aquila hanno arrestato M.P. e la moglie B.G., di 65 e 64 anni, accusati di essersi impossessati di circa 2 milioni di euro, di proprieta’ di anziani affetti da gravi problemi cognitivi e psichici: schizofrenia, morbo di Parkinson, disturbi che li rendevano non in grado di intendere e di volere. Sono stati raggirati da chi credevano essere il loro “custode”.
M.P., infatti, approfittando della condizione di infermita’ psichica degli anziani ospiti, ed accertata la consistenza dei loro patrimoni e l’assenza di prossimi congiunti in grado di vigilare e tutelarli, si è appropriato dei loro beni. Tutto il denaro di proprieta’ delle vittime veniva fatto confluire su distinti conti correnti, cointestati ad M.P., che lo utilizzava investendolo in azioni e polizze assicurative o destinandolo a pagamenti nell’interesse suo, del coniuge o della comune attivita’ imprenditoriale.
Quando gli anziani sono morti gli inquirenti, nel verificare l’esistenza di eredi legittimi, hanno scoperto quanto era avvenuto. Solo in un caso, grazie alla consultazione di registri anagrafici risalenti alla fine dell’800, sono stati rinvenuti alcuni lontani parenti, oggi residenti in Sud America. Intanto è stato disposto il sequestro delle somme illecitamente ottenute.