TERAMO – Appartamenti inesistenti, smartphone, automobili: vendeva di tutto, con relativa truffa. Sono ormai decine a Teramo le richieste di rinvio a giudizio da parte della Procura a carico dell’uomo di 40 anni accusato di essere il motore di un vastissimo giro di truffe per le “case fantasma”, messe a segno a scapito di turisti di tutta Italia. L’uomo avrebbe raggirato on-line le sue vittime anche facendosi pagare l’acquisto di cellulari e persino automobili inesistenti.
Per l’affitto delle case vacanza inesistenti il meccanismo era quello consolidato: una bella foto di inserzione, la tariffa stracciata e la caparra da versare su una postepay. Dopo il versamento tutto scompariva in un attimo. Tra i tanti casi rilevati dagli investigatori informatici della Polpost che lo hanno inseguito sul web, anche quello di un furgone d’occasione venduto almeno una decina di volte.