CHIETI – Un più 169 per cento delle ore di cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, concesse nel 2012 alle imprese artigiane della provincia di Chieti. Il tutto solo rispetto allo scorso anno. Lo ha reso noto l'Ufficio studi di Confartigianato che fotografa la difficile situazione attraversata dalle aziende artigiane del territorio. Sono oltre 10 mila le imprese artigiane censite in provincia di Chieti.
“Il momento e' davvero critico – dice Daniele Giangiulli, direttore provinciale Confartigianato Chieti- e le aziende del comparto artigiano sono in ginocchio a causa di una crisi senza precedenti e di una assenza di liquidita' cronica”. Nel 2012 si e' letteralmente impennata la concessione di ore di cassa integrazione ordinaria e straordinaria. La provincia di Chieti e' la maglia nera d'Abruzzo con un aumento medio rispetto al 2011 pari al 27%. Decisamente molto di piu' del +18,4% della provincia di Teramo e del +1,2% della provincia di Pescara. Esce dal coro solo la provincia de L'Aquila con un -13,2% di ore di cassa integrazione assegnate nel confronto con l'anno precedente. I segni negativi della provincia di Chieti sono distribuiti tra tutti i settori dell'economia. L'industria ha fatto registrare un +27,8% delle ore di cassa integrazione concesse nel 2012, l'edilizia un +37,9% e il commercio un +11,4%, l'artigianato con un emblematico +169% di ore di cassa integrazione elargite lo scorso anno.
“E' giunto il momento di voltare pagina e di pianificare- ammonisce Giangiulli- azioni concrete per il rilancio della micro e piccola impresa. Bisogna agevolare l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro attraverso una detassazione delle vecchie, ma mai cosi' attuali, regole dell'apprendistato che sgravano le imprese ormai oberate dagli eccessivi costi del lavoro, aumentati dell'1,7% nel terzo trimestre del 2012. Occorre che gli istituti di credito tornino a sostenere l'economia reale dando finanziamenti alle imprese”.