PESCARA – Passò con il semaforo rosso e causò la morte di un centauro. Ora ha chiesto il patteggiamento l’autista dell’autobus che la sera dell’11 giugno 2014, a Pescara in corso Vittorio Emanuele, avrebbe causato l’incidente che costò la vita a Jonny Morelli, trentenne di Cepagatti, e procurato traumi alla passeggera della moto Alex Mammarella, pescarese di 26 anni.
L’autista, come riportato nella richiesta di rinvio a giudizio firmata dal pm Barbara Del Bono, è accusato di omicidio colposo e lesioni personali colpose. Sono state le immagini della telecamera di sicurezza posizionata all’interno del mezzo, nonché i controlli effettuati sul sistema semaforico, a svelare la dinamica dello scontro tra l’autobus 7C proveniente da San Silvestro, vuoto e a fine corsa, e la moto con i due giovani in sella
. Secondo la ricostruzione del pm Del Bono, l’autobus, che arrivava da viale Marconi, partì con il semaforo ancora rosso senza dare la precedenza al motociclo proveniente in direzione opposta su corso Vittorio Emanuele. Di qui, ricostruisce il pm, la collisione con il motociclo di cui il conducente, malgrado un tentativo di sterzata, perse il controllo.
Spetterà al gup Antonella Di Carlo, che ha fissato la prossima udienza al 31 marzo, decidere se accettare la richiesta di patteggiamento avanzata, con il consenso del pm, dal conducente del bus tramite il legale Emanuele Calista. Alex Mammarella è assistita dall’avvocato Alberto Faccini Caroppo, mentre i famigliari di Jonny Morelli si sono costituiti parte civile tramite il legale Marco Femminella.