CHIETI – “Alle abbondanti nevicate, ai fiumi d’acqua, al terremoto, alla perdurante mancanza di elettricità in troppe abitazioni della mia città e dell’Abruzzo, a Chieti va ad aggiungersi una ulteriore emergenza, effetto delle avverse condizioni meteorologiche degli ultimi giorni: lo smottamento di alcune aree cittadine, con la caduta di muri di contenimento, che ha determinato la predisposizione, a seguito di relazioni del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, di più ordinanze di sgombero per inagibilità di alcune abitazioni, in particolare, quelle in via Aristide Mattoli 6, via Don Giovanni Minzoni 22, via dei Saponari, e la inagibilità e il divieto di utilizzo dei garage di via Trieste Del Grosso”. Lo ha detto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio riferendosi alla situazione di tolale emergenza in città.
“A ciò si aggiunga l’impraticabilità di molte strade – ha aggiunto il primo cittadino – a causa della caduta di alberi che stiamo provvedendo a rimuovere per permettere il passaggio dei mezzi di soccorso”. “A quattordici giorni dalle prime nevicate di gennaio – prosegue il Sindaco – abbiamo strade deteriorate dal ghiaccio, dal sale e dai mezzi spazzaneve, senza escludere arterie viarie principali, dove si sono create vere e proprie voragini. Interventi straordinari che richiedono investimenti economici importanti e un sostegno economico della Regione e del Governo immediati.
Questa mattina – evidenzia il Sindaco – ho chiesto al Presidente del Consiglio Nazionale Anci, sindaco di Catania, Enzo Bianco, e al Presidente Nazionale dell’Anci, sindaco di Bari, Antonio Decaro, di condividere con me l’ordine del giorno che ho predisposto e da loro poi presentato in Consiglio Nazionale e votato all’unanimità, nel quale si chiede al Governo di riconoscere lo stato di emergenza nazionale per quei territori che hanno subito gravi danni a causa delle avverse condizioni meteorologiche.
Ritenendo scandalosi i disagi provocati da Enel circa la mancanza di energia elettrica, che in alcune zone della città durano da quattro giorni, ho rappresentato, altresì, al mio collega Presidente del Consiglio Nazionale Anci Bianco, la situazione che sta vivendo Chieti e rilevando anche lui la grave condizione in cui versa il nostro comune, ha trasferito le mie doglianze al Ministro Calenda il quale tempestivamente è intervenuto su Enel. L’azienda distributrice di energia elettrica deve riportare urgentemente la corrente alla Clinica Villa Pini, che è alimentata solo da propri generatori e nelle case dei cittadini che stanno subendo da giorni, oltre al buio, anche la mancanza di riscaldamento con temperature che sfiorano i -4/-5 gradi.
Con la Regione – sottolinea il Sindaco – dobbiamo assolutamente trovare un accordo per stilare un piano straordinario di interventi su strade, frane, dissesto idrogeologico e sicurezza scuole. Occorrono fondi perché si possa intervenire sulle nuove criticità, sui danni provocati dagli eccezionali eventi atmosferici che, per quanto riguarda il Comune di Chieti, configurano lo stato di emergenza per il quale abbiamo assunto anche provvedimenti nella Giunta straordinaria convocata questa mattina.
L’Esercito, attraverso l’invio a Chieti dei suoi militari, ci ha aiutato, ieri, ad aprire camminamenti pedonali; oggi quegli uomini e quelle donne sono stati richiamati, giustamente, a soccorrere le zone colpite dal sisma. Al Generale dell’Esercito Santamaria, al Colonnello del Cedoc Di Biase e agli uomini e alle donne dell’Esercito che hanno operato su Chieti vanno i miei ringraziamenti.
Rivolgo anche il mio plauso – conclude il Sindaco – ai volontari della Protezione Civile, a coloro che da quattordici giorni stanno liberando dalla neve i 300 km di strade della nostra città e al C.O.C. che, negli ultimi giorni, ha ricevuto oltre 3000 telefonate ed ha effettuato oltre 600 interventi per prestare soccorso, portare viveri, alimentare generatori di corrente dove erano collegate macchine salvavita.
Continueremo a lavorare sull’emergenza neve e sulle situazioni critiche lasciate dal maltempo e soprattutto al conteggio dei danni che stimiamo intorno ai 2 milioni di euro. Danni visibili ad infrastrutture e strutture (rete fognaria, manto stradale, marciapiedi) e alla economia cittadina con la paralisi delle attività produttive nonché di quelle del piccolo e medio commercio, in favore delle quali è necessario che Governo nazionale e Regione – noi come Comune lo faremo – assumano immediatamente provvedimenti di agevolazione fiscale, una moratoria sui mutui ed incentivi alle attività e alle aziende”.