L’AQUILA – Secondo Chiodi la ricostruzione aquilana sarebbe partita il giorno dopo il sisma. Non ha dubbi il presidente della Regione Abruzzo, nel suo intervenuto questa mattina all’incontro all’Aquila alla presenza del Ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca per suggellare l’avvio a pieno regime della ricostruzione. “In qualita’ di Commissario delegato – aggiunge Chiodi – in due anni e mezzo di mandato, mi sono occupato del difficile compito di chiudere l’emergenza post-sisma, di avviare la ricostruzione fuori dai centri storici e di porre le basi a quella dei centri storici. L’impegno profuso ha consentito a tutti coloro i quali avevano le proprie abitazioni distrutte di avere un tetto sicuro e confortevole, agli studenti di avere spazi adeguati per tornare a scuola nell’aquilano, agli imprenditori e ai professionisti di ricostruire le proprie aziende e studi. Tutto cio’ ha evitato, sino ad oggi, lo spopolamento del capoluogo d’Abruzzo”.
chiodi ringrazia anche Letta “per il supporto che ci ha dato in quegli anni, ricordando, tra i moltissimi problemi di cui si e’ occupato, la vicenda della sospensione dei tributi e il ‘suo’ emendamento per abbatterne la restituzione al 40 per cento. Devo, altresi’, esprimere un riconoscimento al Ministro Barca che dall’agosto scorso sta gestendo la complicata fase di riattribuzione delle competenze agli enti locali, che pero’, mi corre l’obbligo di sottolineare, non sono mai stati emarginati nei processi di ricostruzione. A tal fine basti pensare che il decreto Abruzzo, di quattro anni fa, ha sempre contemplato il ruolo centrale dei comuni nella ricostruzione, attribuendo loro la competenza esclusiva per la programmazione urbanistica e di rilancio economico. Tuttavia, dopo otto mesi noto che la nuova macchina amministrativo-istituzionale stenta a partire, provocando qualche segnale di smarrimento e sfiducia nelle possibilita’ di ricostruire”.