L’AQUILA – La chiusura del traforo del Gran Sasso dovrebbe scattare dal 19 maggio. .Il Mit ha convocato per martedì un incontro con Strada dei Parchi per affrontare la questione. La riunione dovrebbe servire a evitare la chiusura che, secondo quanto ribadiscono dal Mit, rappresenterebbe una “procurata interruzione di pubblico servizio che equivarrebbe a un inadempimento” grave da parte della società, concessionaria delle autostrada A24 e A25, che potrebbe portare alla “revoca immediata della concessione”, evocata ieri dal sottosegretario M5S Gianluca Vacca.
Pronta la replica di Strada dei Parchi: “Non abbiamo competenza, il Governo ci ha detto di stare fermi nel senso di non prendere alcun intervento. Noi abbiamo scritto: ‘guardate che dobbiamo chiudere’, il Governo non ci ha detto nulla in contrario. Sarebbe singolare se ora ci revocasse la concessione”. Così il vicepresidente della concessionaria di A24 e A25, Mauro Fabris, in un’intervista al Giornale Radio 1 Rai, di cui la testata ha diffuso il testo.
La concessionaria della A24 “non può quindi proporre nessuna soluzione alternativa al traforo perché siamo stati interdetti a compiere qualsiasi azione e al tempo stesso – prosegue Fabris nell’intervista al GrRai – siamo stati rinviati a giudizio. Non si può chiedere ad una società di rischiare ulteriormente dal punto di vista penale laddove chi ne è titolare, cioè lo Stato, non interviene”.
“La Procura di Teramo – ricorda poi Fabris – ha rinviato a giudizio i vertici di Strada dei Parchi, dei Laboratori del Gran Sasso e dell’acquedotto Ruzzo Reti. Questo per un incidente avvenuto nel 2017. Strada dei Parchi non ha il potere di intervenire nella situazione che c’è e che richiederebbe l’ impermeabilizzazione della galleria con una spesa che si aggira intorno ai 170 milioni di euro. Il ministero delle Infrastrutture ci ha risposto che noi non dobbiamo intervenire quindi il Governo ha detto che Strada dei Parchi non ha la competenza”. E l’unico provvedimento possibile, conclude Fabris “è chiudere la galleria per evitare nuove accuse”.