L’AQUILA – I Punti nascita abruzzesi non chiuderanno, almeno per il momento. Lo ha deciso il consiglio regionale all’unanimità. Per il momento la chiusura di Ortona, Atri, Sulmona e Penne è scongiurata. La risoluzione, a firma dei Consiglieri Gatti, Sospiri, Chiodi, Febbo e Iampieri. “Nel corso della seduta odierna – dicono i consiglieri di Forza Italia – è stato accolto il nostro invito ad approfondire con attenzione tutti i temi sul tavolo onde evitare di prendere decisioni rischiose per il nostro sistema sanitario”.
“Il Gruppo di Forza Italia – continuano – prende atto con soddisfazione che i membri dell’Assemblea regionale hanno voluto raccogliere l’invito a esprimere uno scatto d’orgoglio affinche’ si possano evitare ulteriori criticita’ a spese dei cittadini e dei territori. Con il documento si chiede al Presidente della Regione e commissario ad acta della Sanita’, l’attivazione di un Tavolo istituzionale per uno studio piu’ approfondito dell’intera rete neonatale prima della decisione di chiusura di qualunque Punto nascita anche al fine di valutare eventuali deroghe al principio dei 500 parti l’anno previsti dal Piano Fazio; l’attivazione sia del servizio di trasporto per le emergenze neonatali (Sten) sia del servizio di trasporto materno assistito (Stam) per un miglior collegamento delle neonatologie con la rete regionale di emergenza come richiesto dal Comitato Lea; il potenziamento del livello strutturale e organizzativo dei reparti di ostetricia e ginecologia che resteranno attivi prima della chiusura di qualunque punto nascita”.
“Nominare un nuovo tavolo tecnico-scientifico alla luce delle novita’ legate al nuovo patto della salute, convocare un tavolo istituzionale e attivare il trasporto per le emergenze neonatali”. L’assessore alla Sanita’, Silvio Paolucci, indica le priorita’ da portare avanti per affrontare la questione dei punti nascita in regione. Lo fa intervenendo alla risoluzione proposta dalla minoranza consiliare di Forza Italia e Ncd e aggiunge “dovremo prenderci il tempo necessario prima di assumere qualunque decisione che deve essere gestita”.
Silvio Paolucci, nel suo intervento in consiglio regionale, ha parlato di “risoluzione condivisibile, perche’ noi abbiamo gia’ avviato il percorso indicato nel documento”. “Va sottolineato che il tasso di natalita’ in Abruzzo da qualche anno a questa parte fa registrare una costante flessione”. L’assessore ha inoltre aggiunto che “con questi numeri per l’Abruzzo e’ difficile pensare di avere sul proprio territorio gli attuali 12 punti nascita. Ma la questione non e’ legata solo alla sopravvivenza, ma anche alla loro qualita’. L’obiettivo principale e’ mettere in sicurezza i punti nascita con le reti Sten e Stam. Allo stato, i punti nascita abruzzesi non sono in regola – chiarisce Poalucci – e nei prossimi mesi dovremo avviare un’azione di messa in sicurezza secondo gli standard nazionali”. La vicenda dei punti nascita apre di fatto la partita sulla discussione del futuro della sanita’ in Regione.