L’AQUILA – Si torna a parlare di tagli, ed in particolare di quelli agli uffici postali di piccole dimensioni. Lo fa il presidente Chiodi dicendo che “non può essere sottovalutata l’importanza sociale ed economica che rivestono gli uffici postali nei piccoli centri ed e’ soprattutto per questo motivo che Le chiedo (rivolgendosi all’amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, in relazione al processo di razionalizzazione che sta avviando la societa’ che prevede tra l’altro la chiusura degli uffici postali nei piccoli centri) che le Poste procedano ad una valutazione attenta prima di avviare processi di chiusura di sedi periferiche”.
“Storicamente – aggiunge Chiodi – l’ufficio postale nel piccolo comune ha sempre rappresentato un essenziale centro di erogazioni servizi a vantaggio soprattutto delle categorie di cittadini piu’ deboli che per diversi motivi hanno difficolta’ di mobilita’ verso centri piu’ grandi. Chiudere questi uffici rappresenterebbe una grave mutilazione sul fronte dell’erogazione dei servizi a discapito della vivibilita’ dei piccoli comuni. L’esigenza di Poste Italiane di razionalizzare la propria rete di sportelli garantendo il principio di economicita’ – sottolinea il presidente della Regione – non puo’ andare a discapito del cittadino che in questo modo si vedrebbe privato di un servizio di rilevanza pubblica. In tutto questo – conclude Chiodi – Poste Italiane deve anche considerare la particolare struttura morfologica dell’Abruzzo, il cui territorio per gran parte montano e’ caratterizzato da piccoli comuni che hanno anche una valenza turistica e che rappresentano essi stessi la vera ricchezza di questa regione”.