L'AQUILA – La sfiducia sarebbe il pericolo più grande per gli aquilani. Lo dice a chiare lettere il sindaco Cialente, che evidenzia come rispetto all'immediato dopo sisma, quando erano presenti aspettativa ed entusiasmo, oggi sta subentrando tra i cittadini questo stato d'animo. “Nonostante siano trascorsi ormai quarantacinque mesi da quella tragica notte – aggiunge il sindaco – ci troviamo oggi, ancora impegnati ad avviare la ricostruzione. Il peso di questa attesa, incide soprattutto sui cittadini. Negativamente. La parola d'ordine, allora – continua – deve essere accelerazione. Un intervento urgente che avvii la ricostruzione. Abbiamo gia' perduto due anni e mezzo, con gli enti locali estromessi dalla ricostruzione ed una macchina burocratica impossibile. Ringrazio il Ministro Barca per aver favorito il passaggio di governance, ma ora c' e' bisogno di nuove regole che funzionino con l'obiettivo di accelerare”.
“28mila persone – aggiunge Cialente – sono ancora fuori delle loro case. Le case E della periferie, ancora non sono state ricostruite e di questo dobbiamo prendere atto e ponendo finalmente rimedio. Non abbiamo piu' certezza dei finanziamenti, Ministro Barca, e dobbiamo assolutamente sapere come finire il 2013 e andare avanti per tutto il 2014. Questo Governo, e me ne rammarico, ha perso l'occasione di dare le giuste risorse in sede di discussione della legge di stabilita'”.
“Un grave errore – ha osservato Cialente – che lascia una pesante eredita' a chi verrà dopo. Dovrà, pertanto, essere il primo punto in agenda per il nuovo governo. Ma cosa fare in questo comprensorio? Dove sara' il suo futuro? Dove vogliamo e possiamo andare? – si e' chiesto il sindaco. Siamo al centro di questo dibattito: c'e' la relazione OCSE, c' e' lo studio Calafati, il Piano strategico del comune dell'Aquila, e quest'altra nuova lettura fatta dalla CGIL. Ebbene, gran parte delle analisi e prospettive sono sovrapponibili. In tutti questi documenti, e' evidente la condivisione dei punti di forza e l' analisi attenta e spesso impietosa dei punti di debolezza. Vuol dire che ora abbiamo gli elementi ed e' arrivato il momento nel quale dall'insieme di queste analisi si traggano delle conclusioni. Abbiamo bisogno solo di riportare aspettativa ed entusiasmo della gente, partendo con i cantieri, in particolare nel centro storico”, ha concluso Cialente.