TERAMO – Centomila beni contraffatti, tra cui giocattoli per bambini, articoli sanitari (siringhe, cerotti, guanti monouso, ecc.) e cancelleria in vendita presso un esercizio commerciale di un Comune dell’entroterra della provincia teramana, privi dei requisiti minimi previsti a tutela della fede pubblica e della sicurezza del consumatore finale.
In particolare, i finanzieri della Compagnia di Giulianova hanno riscontrato che la marcatura CE, seppur apparentemente regolare, era apposta su confezioni e prodotti difformi dagli standard previsti dalla normativa vigente.
Il responsabile dell’attivita’, di nazionalita’ cinese, e’ stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo per i reati di contraffazione e frode nell’esercizio del commercio. Il fenomeno della contraffazione e il commercio di prodotti non genuini ed insicuri – scrive la Finanza in una nota – danneggiano il mercato, sottraggono opportunita’ e lavoro alle imprese che rispettano le regole, mettendo in pericolo la salute dei consumatori, ed in questo caso soprattutto dei bambini. Difatti, va comunque considerata la pericolosita’ e nocivita’ della maggior parte dei prodotti con falsa o fallace indicazione di origine e provenienza, immessi sul mercato spesso a prezzi del tutto concorrenziali.