CHIETI – “Questa mattina ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per fare urgente chiarezza sull’arrivo in Abruzzo di circa 160 clandestini e nello specifico, dei 40 ospitati nella citta’ di Chieti. La questione non e’ la volonta’ di non essere disponibili all’accoglienza. Il punto e’ sapere se sono state rispettate le procedure e se le operazioni di accoglienza garantiranno sia i clandestini, ma soprattutto i cittadini dei territori interessati”. E’ quanto rende noto l’on. Fabrizio Di Stefano (FI).
“Ci siamo ritrovati da un giorno all’altro degli immigrati clandestini senza esserne preventivamente informati. Il governo e il ministro, a quanto sembra – sottolinea il parlamentare – non hanno coordinato nulla con le istituzioni locali, cosa che ritengo per niente condivisibile, anzi, deprecabile”. Per Di Stefano “Diverse sono le questioni sulle quali ora e’ necessario fare urgente chiarezza: fino a quando e’ prevista la loro permanenza; se sono state adottate tutte le misure di sicurezza adeguate; se la stessa struttura nella quale vengono ospitati a Chieti sia appropriata e se verranno implementate le forze dell’ordine, vista la mole di lavoro alla quale sono chiamati a rispondere”.
Queste, in particolare, le questioni che il deputato ha posto nell’interrogazione. “Ci meravigliamo anche di come il rappresentante del governo, espressione della citta’ di Chieti, l’on. Giovanni Legnini, non abbiano interagito a proposito con le istituzioni cittadine. Non sapeva o si e’ disinteressato della questione?” si chiede l’on. Di Stefano. “Una cosa e’ certa, il governo e il ministro devono dirci che intenzione hanno. Devono dirci se sono intenzionati a ripetere la cosa e se pensano di realizzare centri di accoglienza – che noi non auspichiamo se non dopo una attenta riflessione e valutazione – sui nostri territori. Non e’ pensabile agire, senza prendere in considerazione i territori e i cittadini”, conclude Di Stefano.