ORICOLA – Alla Coca Cola di Oricola è sciopero a oltranza. Almeno fino a quando non sarà chiara la situazione dello stabilimento. Lo annuncia la Flaica Cub Roma che si dice contraria al piano di riorganizzazione aziendale che la multinazionale sta attuando in tutta Italia. ”Proprio in Abruzzo ben cinque dei sei stabilimenti Coca Cola sono stati chiusi – spiega il sindacato – e ora nel mirino dei vertici aziendali e’ finita la sede di Oricola con una politica di tagli e esternalizzazioni inaccettabili”. Intanto dalla Fai-Cisl, Uila-Uil ed Rsu annunciano che nell’incontro previsto per il 18 dicembre, a Milano, sarà affrontata la situazione del gruppo Coca-Cola.
“Se dal vertice non emergeranno risposte chiare e concrete sul futuro dell’azienda e sulla salvaguardia dei livelli occupazionali – dicono – valuteremo nuove iniziative di protesta da intraprendere. “Abbiamo già risposto con due giornate di sciopero, a novembre” affermano i sindacati, “alla decisione dell’azienda di riorganizzare il reparto logistica. Decisione che potrebbe comportare il licenziamento di una quarantina di lavoratori della fabbrica di Oricola, su un totale di 150. L’iniziativa di protesta ha portato i vertici aziendali ad avviare una trattativa con le segreterie nazionali, territoriali e il coordinamento delle Rsu”.
“La nostra posizione è chiara”, incalzano Fai-Cisl, Uila-Uil e Rsu, “il gruppo Coco-Cola deve garantire l’occupazione e il salario dei lavoratori, oltre a rafforzare lo stabilimento marsicano. In mancanza di tali assicurazioni e di un valido piano di rilancio, si aprirà una nuova fase di mobilitazione generale”.