PESCARA – Doveva essere terzo posto ma alla fine non è andata così. Pescara quarto dunque ma va bene anche così. Di contro il Latina con il punticino all’Adriatico si regala una salvezza insperata per come si erano messe le cose. Ora gli abruzzesi giocheranno domenica 29 contro la vincente di Bari-Novara.
Inizio aggressivo per la squadra di Gautieri, che sorprende un po’ Oddo cambiando le carte in tavola. Ma dopo che il Latina crea la sua prima vera palla gol della partita (41’) con Scaglia, Fiorillo provvidenziale, ecco che arriva il vantaggio del Pescara col solito Lapadula. Sinistra-destra: Mazzotta pesca Memushaj, cross basso di prima intenzione per il re del gol appostato sul secondo palo. E’ il 27° centro dell’attaccante. Con la sconfitta, Gautieri sarebbe nei play out all’intervallo.
Per questo i suoi tornano in campo con uno spirito diverso e più rabbia negli occhi. Al 6’ la traversa di Bruscagin (tocco fondamentale di Fiorillo) è un buon segnale di risveglio. Ed è anche antipasto del pareggio, che arriva al 10’. Paponi fa velo per l’inserimento di Dumitru, la palla sotto le gambe di Zuparic e per l’attaccante si spalanca un’autostrada. Basta un piatto facile per fare 1 a 1. La partita cambia e i nerazzurri potrebbero addirittura ribaltarla se l’incrocio dei pali non negasse a Scaglia la gioia di un super gol con il sinistro a giro. Il pari potrebbe valere la salvezza e allora il Latina cerca di gestire spegnendo la partita.
Il Pescara, che ha bisogno della vittoria per essere terzo, si fa irretire dalla strategia avversaria e va in confusione. Al 28’ Paponi fa un altro show su Campagnaro e serve a Dumitru la palla del bis: piattone fotocopia, questa Fiorillo è degno erede di Buffon. Nei quindici minuti finali, l’ingresso di Mitrita scompiglia l’assetto difensivo del Latina (sette ammoniti), ma la traversa dice no a Lapadula. Finisce uno a uno. Ora i play off.