Il contagio da Coronavirus può essere evitato semplicemente osservando alcune regole di igiene personale. Soprattutto dopo che il virus Covid-19 ha iniziato a circolare anche in Italia è quanto mai importante seguire il vademecum del ministero della Salute e le misure indicate dall’ Istituto superiore di Sanità, Società scientifiche e ordini professionali.
Il Covid-19, al pari della semplice della semplice influenza, si trasmette attraverso le vie aeree, ossia emettendo tramite naso e bocca con starnuti e colpi di tosse o anche parlando delle microgoccioline. Come precisato sul sito del Policlinico Paolo Giaccone di Palermo, la diffusione di germi e virus avviene attraverso nuclei evaporati da goccioline o in pulviscolo, attraverso l’aria, nella stessa stanza o anche a una certa distanza.
MANTENERE LA DISTANZA DI SICUREZZA. Per questo motivo l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e l’Ecdc (Centro europeo per il controllo delle malattie) indicano di tenersi ad almeno 1 metro di distanza da individui che hanno la febbre, tossiscono o starnutiscono. Stare a distanza serve per non respirare le goccioline proiettate nell’aria da chi è infetto.
EVITARE DI TOCCARSI OCCHI, NASO E BOCCA. Con le mani si toccano molte superfici che possono essere contaminate dal virus. Se si toccano occhi, naso e bocca con le mani contaminate si può trasferire il virus dalle superfici a sè stessi.
LAVARSI BENE LE MANI. Il contagio passa anche attraverso le mani da lavare bene con acqua e sapone o con disinfettanti a base di alcol. Il vademecum ricorda anche di asciugarle con cura strofinando palmi, dorsi e l’interno
delle dita. Inoltre, secondo l’Oms la formula dei disinfettanti in gel ha meno efficacia rispetto a quelli che contengono alcol tra il 60% e il 95%.
LA MASCHERINA. Per quanto l’uso della mascherina possa essere utile, non è un metodo infallibile. Pensare infatti di proteggersi dal virus solo usando la mascherina è un errore. In realtà secondo gli esperti va usata quella del tipo FPP2 e FPP3 solo se si sospetta di essere malati o se si assistono persone malate.
NON MORIDICCHIARE UNGHIE E PELLICINE. Questi gesti provocano infatti delle microlesioni attraverso le quali possono annidarsi eventuali infezioni. Ciò vale anche per chi soffre di dermatite atopica e ha una pelle infiammata ed è quindi maggiormente a rischio. I dermatologi avvertono in particolare chi viaggia: “La pelle può costituire un ricettacolo di germi potenzialmente pericolosi e a questi possono aggiungersi virus e batteri con cui veniamo in contatto toccando le più diverse superfici”, spiega all’ANSA Gabriella Fabbrocini, direttore di Dermatologia e Venereologia dell’Università Federico II di Napoli. Che sottolinea come e perché la nostra epidermide potrebbe essere a rischio Coronavirus soprattutto prendendo spesso l’aereo.
“I viaggiatori affrontano in modo superficiale l’igiene delle mani, pensiamo ai braccioli delle sedie, le maniglie dei bagni, i banchi dei check-in, che vengono toccati ogni giorno da milioni di persone provenienti da ogni parte del mondo. Solo il 20% di chi transita negli scali ha mani pulite, ossia lavate nell’ultima ora. Il rimanente 80% – conclude – è potenziale diffusore di patogeni nel tempo che intercorre tra un volo e l’altro”.
COSA FARE SE SI PENSA DI AVER CONTRATTO IL VIRUS. Perché vi sia un caso sospetto di coronavirus il paziente deve presentare sintomi di tosse e/o mal di gola e/o difficoltà respiratorie; e inoltre, nei 14 giorni precedenti all’insorgere dei sintomi, deve aver effettuato almeno una di queste attività: aver avuto contatti ravvicinati con un caso confermato o probabile COVID-19; aver viaggiato in aree dove vi sia la trasmissione del virus; aver visitato o aver lavorato in ambienti sanitari nei quali erano curati pazienti affetti da COVID-19. Se un paziente dovesse rientrare in tali condizioni, deve: contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500; indossare una mascherina chirurgica se entra in contatto con altre persone; utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.