ROMA – Francesco Schettino è intervenuto in un’aula universitaria a Roma. Secondo quanto riporta stamani il quotidiano La Nazione è successo al termine di un master in scienze criminologiche organizzato dalla cattedra di psicopatologia forense della facoltà di Medicina dell’università La Sapienza.
Alla fine della “lezione” Schettino ha commentato una ricostruzione del naufragio del Giglio e raccontato agli studenti universitari aneddoti tratti dalla sua esperienza di comandante di navi, soffermandosi in particolare sulla gestione di situazioni di panico e di crisi.
«Sono stato invitato come esperto e ho illustrato agli studenti la gestione del controllo del panico – ha spiegato lo stesso Schettino – So come ci si comporta in casi del genere, come bisogna reagire quando ci sono equipaggi di etnie diverse». Tra l’altro «ci sono studi accademici comparativi che mettono a confronto il disastro della Concordia con altre tragedie simili, anche con l’attentato alle Torri Gemelle». Il professore che ha organizzato l’evento, Vincenzo Mastrolondardi, tiene a precisare, come riportato da Wired, che «non si è trattato di lectio magistralis», ma di un seminario a numero chiuso e che l’intervento «è stato brevissimo».
«Una scelta indegna ed inopportuna invitare un rinviato a giudizio per reati così gravi all’università che è una comunità educante. Schettino è un personaggio negativo, responsabile della morte di 30 persone ed io al posto suo starei ben nascosto». È `adirato´ a dir poco il Rettore dell’Università La Sapienza Luigi Frati che della lezione tenuta da Schettino – a quanto si apprende avvenuta ai primi di luglio nell’ateneo romano – è venuto a conoscenza soltanto oggi dalla stampa.
«Sottoporrò la questione al Senato Accademico – ma per quanto mi riguarda un personaggio simile non dovrebbe proprio partecipare a nulla, figuriamoci se invitato», conclude il rettore Frati che poco dopo fa emettere una nota ufficiale.
“In merito alla notizia comparsa oggi sulla stampa che il sig. Francesco Schettino – attualmente a giudizio presso il Tribunale di Grosseto per il grave disastro della Costa Concordia nel quale sono decedute 32 persone – è intervenuto in un seminario all’interno del Master in Scienze criminologico-forensi “Dalla scena del crimine al profiling” la Sapienza indignata per il fatto prende le distanze dall’iniziativa del Direttore del Master prof. Mastronardi. Tutti ricordano il dialogo da Livorno tra il Comandante dell’area-Tirreno e lo Schettino, con l’ordine perentorio di ritornare sulla nave, che nel mezzo del disastro era stata abbandonata dallo Schettino con i passeggeri in grave pericolo. Basterebbe questo per bollare l’iniziativa del direttore del Master prof. Mastronardi come deviante rispetto alle finalità di un qualsiasi evento accademico. Alle patetiche scuse del Prof. Mastronardi, immediatamente chiamato telefonicamente dal rettore Luigi Frati, fa riscontro il programma, ora acquisito, di “Sabato 5 luglio 2014, Circolo Aeronautica, Casa dell’Aviatore, … ore 11.00-12.30 – Ricostruzione dell’evento critico della Costa Concordia con l’aiuto della grafica in 3D… commenterà il COMANDANTE FRANCESCO SCHETTINO” (sic!!!). Proprio il programma accentua la gravità dell’episodio per le sedi (Università e Aeronautica militare), per l’assenza di contradditorio (sarebbe stato interessante la presenza di qualcuno dei passeggeri o di chi ha avuto un parente deceduto), per non esservi stata una doverosa astensione essendovi un procedimento giudiziario penale in corso (con l’aggravante di dare strumentalmente allo Schettino una platea universitaria).
La libertà accademica di cui godono i docenti universitari per dettato costituzionale impone anche di essere responsabile, proprio perché si è in una comunità educante. La Sapienza prende le distanze dal così grave episodio, lo condanna fermamente, e deferisce immediatamente il prof. Mastronardi al Comitato Etico, perché ne valuti i profili, anche ai fini disciplinari”.
«Trovo che l’intervento di Schettino nel corso di un seminario organizzato da un docente dell’Università “La Sapienza” di Roma sia un fatto sconcertante». Lo afferma il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.
«L’autonomia universitaria non può essere declinata in spregio alle famiglie delle vittime della tragedia della Concordia che rappresenta ancora una ferita aperta per questo Paese». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini secondo cui serve uno stop alle spettacolarizzazioni.
«Non si può certo pensare – continua il ministro – di rendere più attrattivi Master e seminari sfruttando l’onda mediatica perché si tratta di un atteggiamento che non fa onore alla nostra Accademia. Le nostre Università devono continuare a essere luoghi in cui si trasmettono il sapere, la dottrina e il metodo e non dove si produce spettacolarizzazione».