SULMONA – Il commercio in città non sarebbe rose e fiori, eccetto in alcuni periodi dell’anno, soprattutto in coincidenza con eventi di rilevanza nazionale, Giostra e Pasqua, che richiamano a Sulmona tanti visitatori. Sta di fatto che in mattinata c’è stato il corteo di protesta di alcuni commercianti verso il Comune.
Cna, Ascom e Confesercenti avanzano proposte per il commercio ma allo stesso tempo esprimono dubbi sull’utilità della manifestazione. Il corteo è partito da tre piazze diverse della città (piazza Tresca, piazza Garibaldi e corso Ovidio sud), arrivando alla volta del Comune, chiudendo i negozi al passaggio dei manifestanti e ponendo dei lumini davanti alle vetrine.
Tanti gli argomenti emersi: Ztl da rivedere, con apertura del centro al traffico nelle ore della mattina e chiusura solo dalle 18 in poi, la sistemazione degli edifici pubblici da destinare ad uffici e servizi da riportare nel centro storico, l’accelerazione dell’iter di Casa Italia, la qualificazione turistica della città e del comprensorio con eventi di rilievo e strutture adeguate. Sono queste le proposte presentate questa mattina dai commercianti all’amministrazione comunale e che verranno esaminate dalla commissione Attività Produttive, già convocata per martedi alle 15, a palazzo S.Francesco insieme ad una delegazione dei commercianti.
Gli operatori del commercio hanno marciato da piazza Tresca fino a palazzo S.Francesco. In tutto il centro storico, dalla zona di San Panfilo fino a Porta Napoli sono rimaste abbassate le saracinesche dei negozi. Poi in aula consiliare è stata subito alta la tensione nell’incontro di stamattina con il sindaco Annamaria Casini e gli assessori Cristian La Civita e Antonio Angelone.
“Basta con promesse mai attuate, vogliamo fatti concreti e anche tempestivi, non decisioni al rallentatore – hanno chiesto i commercianti – troppo abbandono e troppo degrado hanno ridotto il centro storico ad un deserto e i commercianti e tutta l’economia locale pagano questa situazione”.
“L’amministrazione comunale sta tentando di fare la sua parte, anche venendo incontro alle proposte dei commercianti” ha detto La Civita, anche contestato dai commercianti, che poi ha rilanciato il progetto di centro storico come “centro commerciale naturale”. Progetto che però richiede tempo e fondi indispensabili, evitando che sia frutto di improvvisazione e quindi una soluzione inadeguata.
Invece l’assessore Angelone ha fatto cenno a problemi da risolvere per rilanciare il centro storico, come quello dei trasporti “che sono al disastro”, la gestione del parco fluviale, il recupero urbanistico del centro storico. “Siamo all’anno zero nel centro storico” ha sottolineato Angelone, con una involontaria critica rivolta alla stessa giunta comunale. Il sindaco Casini, costretta a varie interruzioni, alla fine è riuscita a dire che “il progetto del centro storico deve riguardare tutti gli attori della città, non solo gli operatori del commercio e deve essere progetto da costruire e realizzare con il concorso di tutti i portatori d’interesse, non può essere un progetto autoreferenziale”.