ROMA – sono stati giorni di trattative, bracci di ferro, tensioni e ripetuti aggiustamenti. Alla fine, però, il quadro delle presidenze delle commissioni sembra risolto. Un accordo di maggioranza tra Pd, Pdl e Scelta Civica sembra essere stato raggiunto. Nelle commissioni più delicate (Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio e quelle competenti sulle tlc) si profila un’alternanza alla Camera e al Senato tra Pd e Pdl. Ancora incertezza sulla commissioni bicamerali. Il Copasir (servizi segreti) e la Vigilanza sulla Rai per prassi vanno all’opposizione. Alla Camera la Lega si è astenuta sulla fiducia al Governo Letta. Movimento 5 Stelle e Sel hanno invece votato contro.
Salvo novità dell’ultimo minuto, il puzzle dei presidenti delle commissioni permanenti è stato composto grazie all’accordo faticosamente trovato tra Pd, Pdl e Scelta civica. Ma nel pomeriggio potrebbe ancora esserci sorprese. I nomi che andranno votati tra poco sembrano essere questi. Al Senato la commissione Affari costituzionali andrebbe ad Anna Finocchiaro (Pd), la commissione Giustizia a Francesco Nitto Palma (Pdl), la commissione Esteri a Pier Ferdinando Casini (Sc), la commissione Difesa e Nicola Latorre (Pd), la commissione Bilancio a Antonio Azzollini (Pdl), la commissione Finanze a Mauro Marino (Pd), la commissione Cultura ad Andrea Marcucci (Pd), la commissione Lavori Pubblici e Telecomunicazioni ad Altero Matteoli (Pdl), la commissione Agricoltura a Roberto Formigoni (Pdl), la commissione Industria a Massimo Mucchetti (Pd), la commissione Lavoro a Maurizio Sacconi (Pdl), la commissione Sanità a Emilia De Biase (Pd), la commissione Ambiente a Giuseppe Marinello (Pdl). Resta da definire la commissione Politiche Ue, per la quale è in pole Vannino Chiti (Pd).
Alla Camera la commissione Affari costituzionali andrebbe a Francesco Paolo Sisto (Pdl), la commissione Giustizia a Donatella Ferranti (Pd), la commissione Esteri a Fabrizio Cicchitto (Pdl), la commissione Difesa a Elio Vito(Pdl), la commissione Bilancio a Francesco Boccia (Pd), la commissione Finanze a Daniele Capezzone (Pdl), la commissione Cultura a Giancarlo Galan (Pdl), la commissione Ambiente a Ermete Realacci (Pd), la commissione Trasporti a Michele Meta (Pd), la commissione Attività produttive a Guglielmo Epifani (Pd), la commissione Lavoro a Cesare Damiano (Pd), la commissione Affari sociali a Scelta civica (nome ancora da stabilire), la commissione Agricoltura a Luca Sani (Pd), la commissione Politiche Ue a Matteo Bordo (Pd). La presidenza della giunta delle autorizzazioni della Camera, secondo quanto si apprende, dovrebbe andare a Fratelli d’Italia con Ignazio La Russa.
Enrico Letta, tornato da Madrid, ha intanto convocato via twitter domenica e lunedì i ministri in una abbazia in Toscana nei pressi di Sarteano. L’obiettivo è «fare spogliatoio». I costi? «Ognuno paga per sé». Sarteano è nota per la Giostra del Saracino: un gioco equestre che rievoca la lotta dei cavalieri contro il predone arabo (Il Saracino). I Cavalieri «Giostratori» delle 5 Contrade si lanciano al galoppo contro una statua di legno a mezzo busto girevole cercando di infilare con l’asta un anello del diametro di 6 centimetri posto sullo scudo. Il premier vorrà dai ministri altrettanta abilità? Letta non ha ancora scelto il sottosegretario o il ministro a cui delegare le funzioni sui servizi segreti. Si tratta di una facoltà. Il Presidente del Consiglio potrebbe anche tenere le deleghe per sé.