PESCARA – “Le voci e le notizie su presunte spartizioni di poltrone, cariche e deleghe tra i due candidati alle primarie comunali in corsa per il ballottaggio di domenica 16 marzo sono destituite di ogni tipo di fondamento”. Lo dichiara in una nota Marco Alessandrini, uno dei due candidati al ballottaggio per la scelta del candidato sindaco del centro sinistra alle prossime elezioni comunali di Pescara.
“Accordi di tale natura – si legge nel comunicato – non solo non sono mai stati in discussione in questi giorni, ma non appartengono alla mia storia personale, come credo anche a quella del mio sfidante, non sono pratica del partito di cui faccio parte, non sono scenari reali di questi frangenti di campagna per le primarie in cui si discute del Comune di Pescara e in cui la Regione e i candidati regionali non c’entrano niente. L’unica cosa che a me preme e, sono convinto, anche al mio collega di partito e candidato al ballottaggio Antonio Blasioli, e’ di tornare al governo della citta’ e scriverne un futuro diverso subito. Di questo si parla, di questo sono disposto a parlare aspettando il voto di domenica, di questo si parlera’ durante le tappe della campagna elettorale a venire per il voto di Maggio”.
Intanto oggi Moreno Di Pietrantonio, uno dei sei candidati al primo turno delle primarie del centro sinistra, nel corso di una conferenza stampa ha ufficializzato la sua scelta di appoggiare Alessandrini al ballottaggio per il candidato sindaco di Pescara. “La piena condivisione del nostro programma e’ tra i motivi principali che mi hanno portato alla decisione di appoggiarlo” ha detto. Presente all’incontro anche Alessandrini.
Di Pietrantonio, che alle primarie di domenica scorsa si e’ classificato quarto con 1.062 voti, ha aggiunto che la sua decisione e’ scaturita anche “dal ruolo democratico che ricoprono le primarie, a favore delle quali mi sono sempre battuto e che hanno designato Alessandrini quale candidato”. Da parte sua Alessandrini ha parlato di indiscutibili affinita’ politiche e culturali, che hanno consentito di ragionare sui contenuti programmatici.