ATRI – “Il Comune di Atri perde il pelo ma non il vizio, mentre ci si perde in sterili polemiche sull’intitolazione di piazze e strade, solo dopo circa un anno e mezzo dal primo episodio la Giunta Astolfi ci ricasca e ancora una volta non approva il Bilancio Preventivo del Comune di Atri entro il termine fissato dalla Legge al 30 luglio”. Ad intervenire sull’argomento, con una nota, e’ Il Movimento Civico Atri non si Tocca.
“Nonostante ci sia stato proprio il 30 luglio un Consiglio comunale e nonostante sia stato convocato con sollecitudine un ulteriore Consiglio comunale per l’8 agosto senza che sia minimamente prevista l’approvazione del Bilancio preventivo, la Giunta Astolfi evidentemente non ritiene urgente approvare un cosi’ importante strumento contabile, fondamentale per il prosieguo dell’attivita’ Amministrativa. Questo cosa comporta? Comporta innanzitutto spiega la nota – che il segretario comunale dovra’ comunicare tempestivamente (se gia’ non lo ha fatto) al prefetto l’inadempienza del Comune di Atri, che verra’ diffidato a predisporre entro breve termine il Bilancio Preventivo 2015, al fine di evitare la nomina di un commissario che si sostituisca all’Amministrazione comunale nella redazione del documento di programmazione contabile”.
“Probabilmente non si arrivera’ a questo punto, ma da questa situazione emerge inequivocabilmente un aspetto: l’Amministrazione comunale, sempre molto celere nell’incrementare l’entita’ della tassazione locale, infatti anche quest’anno e’ stato previsto un incremento dell’aliquota dell’Imu agricola e della Tari per le utenze non domestiche, oltre alla conferma delle altre aliquote gia’ al massimo di Legge confermando la nostra cittadina come tra i Comuni con la pressione fiscale piu’ alta in Italia, si dimostra poco responsabile in quanto non approvando il Bilancio Preventivo palesemente non sembra avere una idea chiara di sviluppo della nostra cittadina ne’ una chiara programmazione su come investire i soldi che entrano nelle nostre Casse comunali”.
“Questo inevitabile ritardo che ci sara’ nell’approvazione del Bilancio, comportera’ un ulteriore e patologico prolungamento dell’esercizio provvisorio sull’attivita’ gestionale dell’Ente che presuppone, come gia’ ribadito, una grave assenza di programmazione che vanifica inevitabilmente la funzione stessa del Bilancio Preventivo, oltre ad esporre l’Ente al rischio di negativi esiti gestionali”.