CHIETI – Enrico Bucci, capogruppo di Giustizia Sociale in consiglio comunale, è stato espulso dal partito. La decisione è arrivata dopo una riunione della direzione regionale convocata con urgenza “a seguito – si legge in una nota diffusa dallo stesso partito – delle dichiarazioni rese a mezzo stampa in palese disaccordo con l’indirizzo politico comunicato dal leader Bruno Di Paolo, del passaggio all’opposizione del gruppo consiliare”.
L’arresto di Ivo D’Agostino ha travolto indirettamente la stessa maggioranza. Nella giornata di ieri, infatti, era arrivato il diktat ai tre consiglieri teatini di Giustizia Sociale (oltre a Bucci Luigi Milozzi e Achille Cavallo) dall’ex vice sindaco di prendere le distanze dalla maggioranza. Ma Bucci aveva espresso chiaramente il suo disaccordo, spiegando di non poter tradire l’impegno preso in campagna elettorale con i cittadini che gli avevano dato fiducia alle urne.
“Il voler rimanere in maggioranza a tutti i costi – si legge ancora nella nota – facendo da stampella ad un’amministrazione allo sbando, sa di vecchia politica, purtroppo sempre in auge, dove il potere è predominante sugli ideali e sui bisogni della povera gente. Giustizia Sociale – prosegue duramente il comunicato – è tutt’altra cosa della politica del Sig. Enrico Bucci. Giustizia Sociale e’ la politica del servizio, la politica dell’ascolto, la politica della difesa dei deboli”.
Secondo il direttivo il consigliere Bucci avrebbe “tradito politicamente non solo i tanti elettori di Giustizia Sociale che gli hanno permesso di tornare (con pochissimi voti di preferenza) in consiglio comunale ma anche, e soprattutto, gli ideali di un partito che gli ha dato fiducia ospitandolo nella propria lista. Peggio ancora non ha mantenuto fede a un giuramento fatto e sottoscritto al partito e agli altri candidati di Giustizia Sociale che sarà portato a conoscenza della cittadinanza nei tempi e nei modi che una futura direzione andrà a stabilire”.