PESCARA – Se ci saranno le annunciate dimissioni dei 21 consiglieri si porrà il problema di quando si andrà poi al voto. Dopo una riunione dei capigruppo, che si e’ tenuta questa mattina in Comune, a Pescara, si e’ deciso di chiedere un parere al prefetto Vincenzo D’Antuono sull’argomento. Una delegazione, guidata dal presidente del Consiglio Roberto De Camillis, si rechera’ dal prefetto per chiedere lumi.
I consiglieri che hanno gia’ depositato la propria firma dinanzi al notaio Massimo D’Ambrosio, ma anche altri, chiedono di sapere se si votera’ o meno il 25 maggio se il consiglio dovesse sciogliersi. Nell’incontro di oggi si e’ preso atto che “politicamente la maggioranza non c’e’ piu'”, sia che si raggiungano le 21 firme sia che cio’ non avvenga. Al momento le firme sono venti e c’e’ tempo fino a domani per apporre la ventunesima.
Intanto i consiglieri comunali di centrosinistra che hanno gia’ firmato le dimissioni dinanzi al notaio parlano della necessita’ di chiudere la consiliatura apponendo anche la ventunesima firma. “Il comune di Pescara e’ in una situazione di predissesto per cui c’e’ l’urgenza di mandare tutti a casa”. A parlare per tutti e’ stato Camillo D’Angelo del Pd che ha illustrato i termini della situazione finanziaria del Comune, partendo da una relazione della Corte dei Conti.
“Delle somme vincolate, ha spiegato, sono state utilizzate per spese che non hanno nulla a che fare con le realizzazioni a cui erano destinate, per cui le somme che entrano dovrebbero servire a reintegrare questi fondi. Le sofferenze dell’ente ammontano a 56 milioni di euro e, anche se dovessero entrare le somme per reintegrare le risorse gia’ utilizzate, si arriverebbe comunque ad una sofferenza strutturale di 34 milioni di euro “che il sindaco dovrebbe spiegare come intende coprire”. In questa fase, quindi, si dovrebbero contenere i pagamenti e invece, ha detto D’Angelo “si continua a far partire i cantieri, come quello di piazza Unione e sulla riviera sud”, attesi per i prossimi giorni. D’Angelo ha annunciato, infine, che “sono assicurati solo gli stipendi di marzo”.
Intanto la seduta odierna del Consiglio comunale di Pescara, convocata per le 15.30, e’ stata revocata e rinviata a nuova data che sara’ successivamente comunicata. E’ quanto rende noto l’ufficio stampa dell’ente.