SULMONA – Ad una manciata di giorni dall’azzeramanto della Giunta e ad una paventata crisi insanabile al Comune di Sulmona, tutto sembra adesso in stand by. Il segretario regionale del Pd, Marco Rapino, ha dettato regole e linee per la soluzione.
Lo ha chiarito lui stesso: “In questi giorni, in queste ore, stiamo lavorando per riconsegnare forza ed autorevolezza al sindaco di Sulmona e stiamo incontrando tutte le forze politiche presenti in città, le stesse forze politiche che hanno contribuito alla vittoria del centrosinistra durante le ultime elezioni regionali del 2014”.
Nel riferimento allo schieramento elettorale del 2014 è chiara l’allusione alla stessa componente politica che fa riferimento all’assessore regionale Andrea Gerosolimo, chiamato a chiarire quindi da quale parte vorrà stare nel gioco in atto. Mentre nella maggioranza c’è chi ritiene però che a questo punto il ruolo della componente dell’assessore regionale potrebbe addirittura risultare ininfluente.
“Non è una questione di poltrone e non abbiamo a che fare con schemi da prima repubblica – conclude Rapino – Sulmona deve entrare finalmente e definitivamente in una fase nuova e operare un cambio di passo netto. L’interesse è solo il bene della città”.
Intanto i dirigenti del Pd cittadino, che resta commissariato, suggerirebbero al segretario regionale le primissime mosse, a cominciare dal nodo più duro da sciogliere, quello del rimpasto di giunta. Il Pd vorrebbe fuori dall’esecutivo l’assessore Stefano Goti, delegato ai Lavori pubblici e togliere la poltrona di presidente del Consiglio comunale a Franco Casciani, esponenti della lista civica Pronti per cambiare, alla quale il Pd imputa troppe ingerenze nelle decisioni del sindaco.
Ma a sua volta, di rimando, Pronti per cambiare, se davvero il Pd avanzasse certe richieste, vorrebbe che il sindaco silurasse gli assessori Luciano Marinucci e Aldo Milan. Così come i democratici vorrebbero riappropriarsi della delega di vice sindaco, finora affidata a Luisa Taglieri, rappresentante in giunta del Psi.