L'AQUILA –
Si sono concluse le prove orali di alcuni profili del “concorsone”. Su un totale di 1.155 candidati, convocati nelle prime 8 giornate, hanno sostenuto la prova orale in 990. Di questi, 790 (80%) sono risultati idonei, con una percentuale del 63,4% nella fascia d’età compresa tra 25 e 35 anni (in tutto 501).Il numero degli ammessi all’orale era pari al 6,6% del totale delle domande pervenute (36.726). Coloro che otterranno l’idoneità finale (poco più del 4% delle candidature) rappresenteranno un bacino di competenze utile anche per altre amministrazioni, che potranno attingere dai 14 diversi profili professionali previsti dal bando.
Complessivamente sono state 435 (il 55% del totale degli idonei alle prove orali) le persone che hanno raggiunto la performance migliore e che, cioè, hanno superato tra scritti e orali il punteggio complessivo di 90. Tale risultato è riscontrabile sia tra quanti avevano già pregresse esperienze nella ricostruzione (e a cui nel bando veniva destinato il 50% dei posti disponibili), che tra coloro che non avevano mai operato nel territorio del cratere aquilano.
Sui primi 1.155 candidati convocati si registra il successo dei concorrenti di sesso femminile, pari al 48,6% del totale delle partecipanti agli orali e al 48,2% degli idonei: attualmente risultano essere il 54% di quanti hanno raggiunto tra scritti e orali un punteggio complessivo superiore a 90. Nei quattro concorsi per cui sono terminate le prove, fatta salva la verifica dei titoli, le donne vincitrici risultano essere circa il doppio degli uomini.
Buona la performance di quanti partecipano per la quota riservata. Le candidature erano inizialmente pari a circa il 6% delle oltre 37.000 domande pervenute. Al termine della preselezione e delle prove scritte, i “riservatari”(persone che avevano lavorato alla ricostruzione) ammessi agli orali erano pari a circa il 20% del totale ( 490 su 2.422). Tale percentuale, dopo le prove orali, sale ora a oltre il 25%. L’idoneità alle prove orali sin qui sostenute è stata infatti raggiunta dall’87% dei riservatari esaminati, a fronte di un 77% dei non riservatari.
Il 31% dei riservatari ha superato il punteggio di 90 e il dato tenderà a crescere dopo l’assegnazione del punteggio previsto per titoli. Da questi numeri risulta che i riservatari idonei non solo coprono la quota a loro destinata, ma in alcuni dei concorsi con minor numero di posti messi a bando, superano il 50%.
Da sottolineare la buona prestazione dei residenti abruzzesi, anche tra coloro che non avevano precedente esperienza nella ricostruzione. Allo stato attuale, considerando solo quanti non hanno diritto alla “riserva”, gli idonei sono oltre il 20% del totale e di essi 80 hanno punteggi complessivi superiori a 90.
Sono già 50 i candidati idonei provenienti dal Centro-Nord (escluso il Lazio), di cui 15 dalla Lombardia, e tra essi vi sono alcuni vincitori.
Tra coloro che risultano ai primi posti delle rispettive graduatorie, come già evidenziato per le migliori prestazioni, le donne sono presenti in misura superiore al 60% del totale.
A spiccare per merito nei vari concorsi ci sono sia lavoratori che già operano da mesi per la ricostruzione, che concorrenti esterni.
Tra coloro che hanno raggiunto il punteggio massimo di 100/100 (al momento solo 17, con un rapporto di 1 ogni 1000 candidature iniziali), troviamo ben 10 giovani provenienti dal Sud, 2 dal Centro e 5 abruzzesi. Nel dettaglio, hanno raggiunto il risultato massimo una ragazza nata nelle vicinanze di Londra, oggi residente in Italia, nove giovani nati e residenti in sei diverse regioni del Sud. A seguire, con un punteggio di 99,8, si è posizionato un candidato siciliano, che tra l’altro risulta probabile vincitore in tre concorsi. Con 99,75 punti troviamo un candidato nato e residente in Campania, con 99,6 un giovane toscano, mentre tra i 99 e 99,5 punti sono presenti altri 16 candidati, di cui otto “riservatari”. Il più giovane tra quanti guidano attualmente le graduatorie è un abruzzese di 23 anni, già impegnato nella ricostruzione (98,8 punti).