L’AQUILA – Ventitre milioni e 140 mila euro potrebbero essere risparmiati in cinque anni. E’ il calcolo fatto dal gruppo alla Regione del Movimento 5 Stelle che propone il dimezzamento dello stipendio dei Consiglieri regionali abruzzesi attraverso una proposta di legge depositata la settimana scorsa. L’iniziativa e’ stata illustrata, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa da Sara Marcozzi, capogruppo alla Regione del M5S, e dai consiglieri regionali Domenico Pettinari e Leandro Bracco.
Nello specifico, la proposta prevede che l’indennita’ di carica non potra’ superare i 5mila euro lordi al mese, contro gli attuali 11mila. Il rimborso spese invece non potra’ superare 2mila e 500 euro al mese, contro gli attuali 4mila e 500. Per quanto riguarda l’indennita’ di funzione, viene fissata a mille 500 euro al mese, a fronte di 2mila 800 euro. In questo modo le casse regionali, ogni anno, risparmieranno un milione e 750mila.
La proposta dei grillini prevede anche l’abolizione delle indennita’ aggiuntive per i vice presidenti e segretari di Commissione, l’abrogazione della polizza assicurativa per i casi di morte o infortunio del consigliere, l’abrogazione del trattamento di fine mandato, la riduzione dei vitalizi (con percentuali maggiori nel caso di cumulo di vitalizi diversi), lo spostamento a 67 anni per la fruizione del vitalizio da parte dei consiglieri (quelli fino alla precedente legislatura) che ne abbiano maturato il diritto, la riduzione dell’1,2 per cento degli stipendi dei dirigenti.
“E’ una proposta – ha detto Sara Marcozzi – ragionevole. Vista l’attuale situazione economica, siamo certi che tutti i consiglieri regionali voteranno favorevolmente. Ci accusano di fare demagogia, ma con la nostra iniziativa gli abruzzesi, in 5 anni, risparmieranno 23 milioni di euro. Questi soldi potranno essere utilizzati meglio e per i cittadini e non per fare arricchire chi fa politica”. “Sfatiamo il mito che la giunta e’ andata in missione a rimborso zero – ha sottolineato Domenico Pettinari -. Questo la giunta non puo’ dirlo – ha sostenuto – perche’ i consiglieri, gli assessori, il presidente e il vice presidente, percepiscono comunque ogni mese un rimborso forfettario fisso pari a 4.500 euro”.