PESCARA – Si torna a parlare dei contributi volontari richiesti ai genitori degli alunni dall’istituto comprensivo Pescara 5. “Nell’istituto sara’ effettuato, su disposizione del ministero, un supplemento di indagine rispetto all’ispezione gia’ effettuata dall’Ufficio scolastico regionale”. Lo rende noto il deputato abruzzese Gianluca Vacca del M5S che ha incontrato la dirigente e ispettrice tecnica dell’ufficio scolastico regionale, Maria Teresa Spinosi, incaricata dal ministero dell’Istruzione, universita’ e ricerca, di svolgere il supplemento d’indagine nella scuola, considerato che proprio il ministero alcune settimane fa “ha gia’ chiesto un’ispezione all’Ufficio regionale senza pero’ ritenere poi soddisfacente la risposta inviata da L’Aquila”, spiega Vacca.
L’indagine e’ stata sollecitata proprio da Vacca, che ha ricevuto le segnalazioni di alcuni genitori circa “un comportamento discriminatorio e scorretto della dirigente dell’istituto per quanto riguarda le somme che la scuola ha richiesto alle famiglie per alcune attivita’ didattiche”. Vacca auspica che “questa volta l’attivita’ ispettiva sia chiarificatrice e risolutiva della vicenda”.
Il parlamentare accusa la scuola di aver realizzato “azioni vessatorie nei confronti delle famiglie che non hanno versato il contributo” e parla di “ambiguita’ nella segnalazione della volontarieta’ dei contributi e discriminazioni didattiche tra coloro che hanno versato il contributo e svolgerebbero le lezioni con docenti esterni a pagamento, e coloro che svolgerebbero le lezioni con i docenti della scuola, non avendo versato il contributo. Sarebbe inoltre stata promossa una violazione della privacy attraverso la comunicazione, orale e scritta, dei nominativi di coloro che non hanno versato i contributi creando un clima da ‘caccia alle streghe'”. Vacca chiede anche di chiarire una voce che circola, relativa all’eventuale nomina, “da parte della dirigente, di un proprio parente stretto”. Impossibile, dice, appurarlo attraverso il sito internet dell’istituto.