CHIETI – Il Comune di Chieti si candida a essere a capofila di un progetto sperimentale con l’asilo nido ”Il Riccio e la Volpe”, che riaprirà a settembre grazie a un rigido protocollo sanitario-educativo scandito da tempi e spazi differenziati. In particolare verrà introdotta la figura dell’assistente educativo che affiancherà le educatrici e sarà un punto di riferimento per i bambini nel caso fosse necessaria la sostituzione delle educatrici stesse.
Inoltre, per garantire un servizio dagli standard qualitativi elevati, saranno messi in sicurezza i luoghi di lavoro con l’applicazione del cosiddetto ”protocollo sicurezza”, i cui punti di forza sono l’introduzione di una serie di dispositivi a salvaguardia della salute dei più piccoli e delle stesse operatrici come i termo scanner a distanza, l’igienizzazione dei luoghi di lavoro, le soluzioni disinfettanti per le mani, alcune modifiche strutturali con la realizzazione di un impianto di areazione e climatizzazione che permetterà gli interventi di nebulizzazione, la creazione di una recinzione degli spazi aperti al fine di prevedere la divisione delle aree esterne e la formazione del personale della struttura al fine di rimodulare gli interventi educativi alla luce dell’emergenza Covid.
”Gli stessi orari di permanenza all’interno dell’asilo nido subiranno, poi, delle modifiche con l’apertura della struttura solo nelle ore antimeridiane”, dice l’assessore comunale alla pubblica istruzione Carla Di Biase. “I bambini, infatti, dopo il pranzo, non potranno rimanere a dormire o proseguire le attività nel pomeriggio per evitare il rischio di un elevato numero negli stessi locali. Ogni educatrice inoltre assisterà al massimo 4/5 bambini, alternandosi con le colleghe nei vari locali suddivisi. Il tutto, in sostanza dovrà avvenire nel rispetto della più scrupolosa organizzazione per permettere l’ingresso al nido dei bambini in condizioni di sicurezza: salute e prevenzione saranno i punti di forza di questo progetto sperimentale”.