CHIETI – Attualmente sono 142 pazienti (-7 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (11 in provincia dell’Aquila, 61 in provincia di Chieti, 60 in provincia di Pescara e 10 in provincia di Teramo), 3 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva (0 in provincia dell’Aquila, 0 in provincia di Chieti, 1 in provincia di Pescara e 2 in provincia di Teramo), mentre gli altri 764 (-130 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (17 in provincia dell’Aquila, 148 in provincia di Chieti, 521 in provincia di Pescara e 78 in provincia di Teramo).
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 400 pazienti deceduti (invariato rispetto a ieri; 1921 dimessi/guariti (+140 rispetto a ieri, di cui 183 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 1738 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 909, con una diminuzione di 137 unità rispetto a ieri. Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 68733 test, di cui 62384 sono risultati negativi.
La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso. Del totale dei casi positivi, 246 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 819 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 1513 alla Asl di Pescara e 652 alla Asl di Teramo.
I 3 casi di oggi si riferiscono 2 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti e 1 alla Asl di Pescara. Il dato riguarda la presa in carico dei pazienti e non coincide necessariamente con la loro residenza anagrafica, in quanto ci sono pazienti residenti in una provincia che sono in cura in una diversa Asl provinciale. Inoltre, per ragioni cliniche, ci sono pazienti che sono stati trasferiti da un ospedale all’altro, anche in presidi di Asl differenti.