PESCARA – Ancora una giornata senza nuovi casi positivi, né morti: gli 835 tamponi analizzati fanno tirare un nuovo sospiro di sollievo nel contrasto al Covid 19. Dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 3279 casi positivi . Sono 71 i pazienti ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 3 (-1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 412 (-24 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 456 pazienti deceduti (invariato rispetto a ieri); 2337 dimessi/guariti (+25 rispetto a ieri, di cui 120 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2217 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 486, con una diminuzione di 25 unità rispetto a ieri.
Come se non bastasse, l’Abruzzo introduce novità rispetto a quanto previsto dal Governo e anticipa la riapertura delle discoteche. Lo prevede un’ordinanza firmata dal governatore Marco Marsilio, già in vigore Oltre alle discoteche all’aperto, il provvedimento del presidente di Regione riapre sale scommesse, bingo e Vlt, consente la ripresa di convegni, congressi, eventi fieristici e convention aziendali e stabilisce regole per i banchetti dei matrimoni. Il settore del divertimento serale, però, continua a far discutere a Pescara, città nota per la sua movida: rigidissimi gli orari imposti dal sindaco.
In Abruzzo, dunque, le discoteche aprono con un mese di anticipo rispetto a quanto previsto dal Dpcm del premier Conte. I locali da ballo possono riaprire da oggi, a condizione che esercitino attività all’aperto. Viene meno la regola dei due metri di distanza, ma gli utenti devono indossare la mascherina tutte le volte che non è possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro.
Non è tutto oro quel che luccica però. A Pescara continuano a far discutere gli orari di chiusura dei locali: mezzanotte dalla domenica al mercoledì e l’una dal giovedì al sabato. Di fatto, le discoteche del lungomare potranno riaprire, ma dovranno attenersi a quegli orari. All’origine degli orari restrittivi non c’è solo l’emergenza sanitaria, ma anche l’annosa questione dei residenti della zona di piazza Muzii, in pieno centro, distretto food and beverage più grande d’Abruzzo.
Si va inoltre verso la proroga dell’ordinanza che vieta l’asporto di alcolici nelle ore serali, in scadenza oggi: “ci stiamo lavorando in queste ore – dice il sindaco, Carlo Masci – sicuramente la prorogheremo, ma stiamo valutando se farlo per una o per due settimane. Oggi siamo in una situazione nuova e nulla potrà essere come prima – aggiunge Masci – Bisogna trovare un giusto equilibrio. Da un lato evitare un disagio esagerato ai residenti e dall’altro consentire a chi ha un’attività di lavorare”.