GIULIANOVA – Otto persone sono ora nei guai con l’ipotesi di appalti pilotati e corruzione. La GdF li ha arrestati questa mattina nell’indagine “Castrum” sul Comune di Giulianova e la ASL. Coinvolti ex amministratori e funzionari, assieme a noti imprenditori.
In carcere per l’operazione “Castrum” sono finiti la dirigente comunale Angela Mastropietro e il marito Stefano Di Filippo, ex imprenditore che avrebbe fatto da tramite con alcune aziende implicate nel giro di appalti pilotati attraverso pratiche corruttive. Ai domiciliari invece il socio di quest’ultimo Sergio Antonilli.
Ai domiciliari anche l’ex assessore Nello Di Giacinto, il presidente della “Giulianova Patrimonio” Filippo Di Giambattista, il funzionario della ASL Carmine Zippilli, e gli imprenditori giuliesi Andrea e Massimiliano Scarafoni (entrambi ora in carcere) che si sono aggiudicati gli appalti finiti nel mirino della Procura teramana.
L’inchiesta aveva preso il via alcuni mesi fa, con l’emanazione di otto avvisi di garanzia. Dopo le prime indagini, anche grazie alle rivelazioni di testimoni, ammissioni di indagati, intercettazioni e acquisizioni documentali sono emersi negli ultimi giorni ulteriori elementi di svolta che hanno motivato gli arresti di oggi.
I reati più gravi contestati a vario titolo sono corruzione, abuso d’ufficio, induzione, falso e turbata libertà degli incanti. Tra gli indagati vi sarebbe anche il presidente dell’ANCE Armando Di Eleuterio. Corposo il materiale sequestrato negli uffici comunali giuliesi questa mattina dagli uomini delle Fiamme Gialle. Effettuati anche sequestri preventivi a carico di alcune ditte.
La dirigente dell’ufficio tecnico di Giulianova Angela Mastropietro, già finita sotto inchiesta anche a Roseto, nell’ambito di un fascicolo su appalti e rifiuti, sarebbe stata una figura centrale nel meccanismo corruttivo, secondo il comunicato stampa emesso dalla Procura, che parla di “esplicite richieste di denaro o di intestazioni di beni immobili e consulenze fittizie a favore di se’ e del coniuge imprenditore. Gli accordi corruttivi ipotizzati si riferiscono ad affidamenti di forniture e lavori pubblici per centinaia di migliaia di euro e hanno interessato una importante lottizzazione approvata nell’estate 2016 del Comune di Giulianova”.
Sul fronte della Asl, invece sono contestati al funzionario Carmine Zippilli episodi di corruzione e falso in favore di un gruppo imprenditoriale di Giulianova. “A seguito di contropartite economiche riguardanti principalmente lavori di installazione di impianti di energia alternativa nella sua abitazione, Zippilli avrebbe falsamente attestato lavori per 215 mila euro inducendo in errore la Asl che avrebbe liquidato i compensi a fronte di lavori effettivamente compiuti per appena 90 mila euro”.