MILANO – La prima manifestazione studentesca della stagione si è aperta al grido di «Anche il 99% vuole il figlio dottore», in polemica con le recenti dichiarazioni del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, sulla necessità di avere una laurea per trovare un impiego. Alcune centinaia di manifestanti si sono radunati dalle 9.30 in largo Cairoli e si sono suddivisi in due spezzoni. Il primo, e più consistente, era guidato dai giovani del centro sociale Cantiere e ha percorso le strade del centro tra Foro Bonaparte, via Ponte Vetero e via dell’Orso, passando anche in piazza della Scala.
Un secondo corteo, al quale partecipavano anche i sindacalisti del Cub e Rete Studenti, si è diretto verso la sede della Regione. Una volta arrivati vicino a via Melchiorre Gioia, un cordone di sicurezza della polizia ha bloccato l’accesso verso il palazzo. Gli studenti hanno provato ad aggirare il cordone procedendo su via Pirelli, dove sono avvenute due cariche della polizia. «Dopo la prima carica leggera – ha raccontato uno dei rappresentanti del collettivo degli studenti – la polizia ha sfondato dentro al corteo per oltre 30 metri, danneggiando anche il camion che guidava il corteo. In tutto è durata dieci minuti».
Gli studenti del corteo, tra cui molti minorenni, dopo la carica si sono diretti verso il centro sociale «Lambretta» vicino a piazzale Susa, del quale la Regione ha chiesto lo sgombero. «C’è una persona con lo zigomo aperto e un’altra con la ferita alla testa oltre a diversi contusi come risultato di una carica abbastanza pesante», hanno raccontato alcuni dei manifestanti in una sorta di conferenza stampa al collettivo Lambretta fra via Apollodoro e piazza Ferravilla. A quanto riferito dal collettivo studenti, in tutto ci sono stati sette feriti.
Gli studenti in corteo in centro hanno preso di mira soprattutto le banche. In via Verdi hanno riempito di scritte e volantini una filiale di Banca Intesa Sanpaolo (i dipendenti hanno chiuso la sede, il tempo necessario a far passare il corteo), mentre in piazza della Scala con gli spray hanno tracciato scritte sulla sede centrale del Monte dei Paschi di Siena. Durante la sfilata, un gruppo del primo spezzone si è staccato per alcuni istanti dal resto del corteo e ha «sanzionato» la sede della Siae di via Arco. La facciata dello stabile è stata riempita di scritte e volantini, tra cui «Fuck copyright» e «Libri gratis». Lo stesso è avvenuto in corso di Porta Romana, alla sede degli editori Aie. Salvo qualche petardo e slogan, soprattutto contro il mondo della finanza, tutto si è svolto senza problemi.