
NAPOLI – “Non sono mai scappato da niente e da nessuno, le liste sono state regolarmente consegnate nel primo pomeriggio”. Così, Nicola Cosentino nel corso della conferenza stampa organizzata il giorno dopo la sua esclusione dalle liste del Pdl. “Non ho fatto un passo indietro. Ho lottato fino alla fine per ottenere una candidatura, ma non per immunità. Ma non vendo la mia dignità per l’immunità”. ha spiegato Cosentino sottolineando che si tratta di una “montatura”.
“Accetto l’esclusione dalle liste senza nessuna polemica. Se può servire a prendere qualche voto in più e battere queste sinistre, va bene. Non potrò partecipare direttamente alla competizione ma lo farò con il cuore”. E su Berlusconi “è una persona assolutamente straordinaria alla quale mi lega un vincolo di rapporto di stima e di amicizia”.
Sul caso è intervenuto anche Silvio Berlusconi attaccando a magistratura politicizzata. «Non temo contraccolpi nei vari livelli locali. Abbiamo dovuto chiedere a nostri amici, colleghi, di rinunciare ad essere presenti nelle liste perché una magistratura politicizzati li aveva attaccati» tuona Silvio Berlusconi. Senza quelle esclusioni «poteva diminuire il nostro consenso». «Dovevamo fare queste scelte dolorose», osserva il Cavaliere che ha ringraziato le persone «per avere rinunciato sponte propria» ad entrare nelle liste del partito. Ora, sottolinea l’ex premier, «nessuno potrà portare delle critiche» alle liste elettorali, «mi auguro che adesso si parli di programmi». La conclusione di Berlusconi è netta: «Io sono sicuro di vincere» alle prossime elezioni.
Intanto Mario Monti continua a marcare una forte distanza da quelli che chiama «i due grandi poli» della politica e dà sì torto a Silvio Berlusconi sul presunto pericolo comunista, rimproverando anzi che la «rivoluzione liberale non è stata né l’una né l’altra» ma lascia anche cadere lì che le radici ideali del Pd non sono poi tanto vicine all’Europa. «Ha torto Berlusconi a dire che c’è un pericolo comunista. Il Pd ha una storia gloriosa, dalla quale si è andato gradualmente affrancando, all’inizio ad esempio non ha appoggiato la costruzione europea». E alle radici e allo sforzo di superarle, Monti si richiama anche quanto a un certo eccesso di entusiasmo nell’approccio con il mercato.
Monti risponde poi, a giorni di distanza, alle critiche di Massimo D’Alema e a Eugenio Scalfari: «I consigli del Presidente Napolitano per me sono molto, molto importanti e credo di non averne violato alcuno. Circa le altre personalità, che stimo e che mi sono amiche, come Scalfari e D’Alema, la stima non mi porta però a considerarli minimamente in grado di valutare la mia moralità». Quanto alla crisi, il premier non si sbilancia troppo: gli Italiani sono salvi da nuove crisi finanziarie? «Dipende da che succede a elezioni», avverte Mario Monti.