ISOLA DEL GIGLIO – Venti mesi dopo il terribile incidente che ha causato la morte di 32 persone la Costa Concordia si appresta a lasciare il Giglio. Le operazioni, inizialmente programmate per le 6 ma rinviate dopo la pioggia della notte, sono coordinate dal capo della Protezione Civile Franco Gabrielli e dovrebbero durare 12 ore. Tre le fasi previste: il disincaglio da due speroni di roccia che hanno penetrato lo scafo; quindi i martinetti dovranno fare in modo che le funi che avvolgono il relitto si accorcino, e i galleggianti giganteschi che affiancano la nave dovrebbero far emergere per intero lo scafo. Il tutto dovrebbe consentire il riequilibrio dei pesi e la rotazione dello scafo.
L’operazione è una prima assoluta: non c’è un precedente di dimensioni simili. La rotazione della Concordia terminerà quando sarà appoggiata sul fondale `artificiale´ a 30 metri di profondità. A quel punto la nave dovrà essere messe in sicurezza. «Solo allora – ha detto Gabrielli – si consentirà la ricerca dei due corpi dispersi’’, Maria Grazia Trecarichi e Russel Rebello, «affinché le famiglie possano riavere i loro cari».