MARTINSICURO – Una ragazza romena di 16 anni veniva fatta prostituire sulla Bonifica del Tronto da tre connazionali “protettori”. Lo sfruttamento è emerso dopo che la gang si era resa responsabile di un pestaggio di un tunisino 28enne colpevole di aver sottopagato la giovane ‘lucciola’ e di averla disturbata. L’ extracomunitario venne ritrovato e ferito dalla banda che fu poi rintracciata e fermata a bordo di un furgone (sul quale viaggiava anche un bimbo di 4 anni) dai carabinieri che li arrestarono e per cui si trovano adesso in cella.
Le indagini sono poi proseguite portando a scoprire un losco traffico di prostituzione. Sulla strada pare controllassero alcune prostitute tra cui, appunto, la minorenne. Il trio era arrivato anche a picchiare alcune concorrenti perché lasciassero libero il tratto di strada alla loro protetta. Infine, si è scoperto che il bimbo è figlio di uno dei componenti della banda, avuto con una donna che esercita anche lei la prostituzione sul versante marchigiano. Carcere bis per la banda di sfruttatori romeni gravati dalla pesante accusa di prostituzione minorile e lesioni aggravate.
Adesso il gip della Dda dell’Aquila, Marco Billi, su richiesta del pm Davide Mancini, ha spiccato un ordine di custodia cautelare in carcere a carico dei tree romeni chei. Florin Heves, 38 anni, Daniel Subtirel, 20 e Ioan Adrian Precup, 29, hanno ricevuto la notifica del provvedimento in carcere a Castrogno dove già, come detto, si trovano rinchiusi .