L’AQUILA – Le piccole e medie impresse e le attività commerciali del cratere gravemente danneggiate dal maltempo e dai fenomeni sismici degli ultimi mesi, come è ormai noto sono in difficoltà. Se si vuole garantire un effettivo rilancio dei territori ed evitarne lo spopolamento occorre adottare delle misure che diano loro un sostegno immediato. E’ in sintesi il pensiero del M5S in Consiglio regionale.
“Non dobbiamo sederci sugli allori ed attendere risposte da parte del Governo nazionale – ha detto il capogruppo dei pentastellati Riccardo Mercante – ma occorre intervenire rapidamente se si vuole uscire da una crisi economica ed occupazionale senza precedenti che rischia di mettere in ginocchio definitivamente i territori colpiti dal sisma. Ben vengano gli interventi allo studio in questi giorni alle Camere ma occorre considerare che le imprese abruzzesi così come i piccoli negozianti, già fortemente colpiti dalla crisi di questi ultimi anni, non sono stati danneggiati solamente dal terremoto ma hanno subito ferite profonde anche a causa del maltempo con tutto quello che ne è conseguito in termini di danneggiamenti alle strutture, interruzioni della produzione, perdite e mancati introiti. In un contesto così allarmante è evidente che le misure previste, come ad esempio l’istituzione di una zona franca per il cratere e la defiscalizzazione di redditi futuri incerti risultano utili, ma lasciano irrisolta quella che è la questione più urgente da affrontare e, cioè, dare una boccata d’ossigeno alle aziende che non riescono, nell’immediato, a far fronte a pagamenti e scadenze e stanno correndo il serio rischio di chiudere le serrande. È di tutta evidenza infatti che un’azienda che oggi chiude i battenti non potrà mai beneficiare di sgravi fiscali su utili futuri che mai più realizzerà”.
“Proprio per questo – ha continuato Mercante – ho chiesto, con la mia risoluzione, la predisposizione, da parte della Regione, di un accordo con l’ABI che consenta la sospensione, per le aziende che abbiano sede nelle aree del cratere, delle passività a breve nei confronti del sistema bancario. Una soluzione che porterebbe benefici immediati evitando il trasloco delle aziende o nella peggiore delle ipotesi il loro default. Dalla Regione – ha concluso Mercante – mi aspetto che proceda al più presto in questa direzione individuando le risorse a ciò necessarie perché solo sostenendo, nell’immediato, le piccole aziende che costituiscono il tessuto connettivo della nostra economia sarà possibile garantire un rilancio effettivo dei territori colpiti dal sisma.”