SULMONA – Sulmona e Raiano nel cratere sismico? Sembrerebbe di si. Il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto i ricorsi presentati dai due Comuni contro l’esclusione decisa dal Tar del Lazio. Con due distinte sentenze depositate ieri il massimo consesso giurisdizionale di giustizia amministrativa ha accolto l’appello e “in riforma dell’ordinanza impugnata – si legge nel testo – annulla il provvedimento commissariale adottato”. Viene così azzerato quanto fu stabilito dal Commissario delegato per l’emergenza terremoto in Abruzzo e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Prefetto dell’Aquila, in qualità di Commissario ad acta, dovrà ora nominare una nuova commissione di esperti per rincominciare l’iter. Come se fossimo tornati indietro nel 2009. Il Consiglio di Stato ha smentito tutto e tutti, Tar ed anche l’allora Prefetto Giovanna Maria Iurato che inserì nella commissione anche l’Avvocatura dello Stato e la Protezione Civile. Decisione che lasciò parecchi dubbi in quanto proprio i due organi in questione in precedenza avevano decretato l’esclusione dell’intera Valle Peligna. Perplessità furono inoltre sollevate per la mancata convocazione nella fase istruttoria dei rappresentanti dei due Comuni.
Il Consiglio di Stato ha ora censurato quel modo di procedere e rimette tutto in discussione, stabilendo la vittoria di Sulmona e Raiano intrapresa dall’allora sindaco del capoluogo peligno Fabio Federico e dall’attuale primo cittadino di Raiano Marco Moca che hanno portato avanti la battaglia con tenacia e di fronte a mille difficoltà.