PESCARA – Il primo a volere spiegazioni è stato Melilla. Di cosa però? Sembra che la giornata di Renzi in Abruzzo consenta, a chi lo stia ad ascoltare, di acquisire crediti formativi. In mattinata il deputato abruzzese di Sel aveva annunciato la presentazione di un’interrogazione alla Camera: “Siamo in attesa di parole chiare, in queste ore, da parte del Miur dopo che Melilla ha denunciato che le autorità scolastiche in Abruzzo hanno organizzato la presenza di studenti ad una manifestazione del presidente del consiglio a Pescara oggi pomeriggio”. Lo afferma Nicola Fratoianni, dell’esecutivo nazionale di Sinistra Italiana.
“Organizzare platee studentesche per le performance del premier – prosegue l’esponente della sinistra – non dovrebbe essere compito dei dirigenti scolastici. Esattamente quello che invece è accaduto a Pescara per la trasferta odierna di Renzi. Ci auguriamo che nelle prossime ore – conclude Fratoianni – la ministra Giannini sollevi dall’incarico tutti quei burocrati scolastici ideatori di una tale genialata. In caso contrario vorrà dire che dalle parti di Palazzo Chigi sono talmente disperati da ricorrere a tali mezzi.
Sulla vicenda interviengono anche il Movimento 5 Stelle e la Lega che vogliono vederci chiaro: “Se davvero la direttiva inviata dagli uffici scolastici abruzzesi ai dirigenti scolastici, con la quale si chiedeva la partecipazione di studenti e docenti all’incontro odierno di Renzi Pescara, è partita – così come affermato da alcuni organi di stampa- su decisione del direttore dell’Ufficio Scolastico regionale, non resterebbe altra strada che rimuovere il responsabile dal suo incarico. Auspichiamo dunque che venga fatta al più presto chiarezza così da non lasciare dubbi sulle eventuali responsabilità”. Così il deputato abruzzese Gianluca Vacca, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura.
“Tale circolare inviata dagli uffici scolastici abruzzesi è una vera vergogna e rievoca molto la propaganda dei regimi dittatoriali. Già da ieri ero a conoscenza di questa circolare, e ho quindi depositato un’interrogazione urgente – firmata anche dai deputati Daniele Del Grosso e Andrea Colletti – per chiedere al ministero dell’Istruzione se questa iniziativa costituisca un caso isolato e a chi vada attribuita. Se invece – aggiunge Vacca – la responsabilità di quanto accaduto non dovesse essere da attribuire al direttore dell’Ufficio Scolastico regionale ma all’accondiscendenza o, peggio ancora, alla regia del dicastero di Viale Trastevere, ne dovrebbe rispondere direttamente la Ministra Giannini. Dopo i manifesti abusivi affissi in giro per l’Abruzzo, ci mancavano le scolaresche utilizzate come comparse per la visita del premier a Pescara nel pieno della propaganda referendaria. Evidentemente a questa classe politica moribonda non resta altro che scimmiottare i regimi dittatoriali nella speranza di evitare la disfatta al referendum. Se non ci fossero di mezzo i nostri ragazzi, sarebbero solo da compatire” conclude il deputato.
Infine la Lega:“Vogliamo vederci chiaro: l’attestato per gli studenti che parteciperanno alla visita di Matteo Renzi e che gli farà ottenere crediti formativi è una vera e propria follia da regime. Vogliamo spiegazioni, non c’è nulla di culturale o di formativo nell’assistere alle inutili passerelle renziane. Il ministro spieghi e subito di chi è la responsabilità di questa vergogna e se dal governo ci siano delle pressioni agli uffici scolastici per organizzare queste iniziative”. Così Massimiliano Fedriga e Gian Marco Centinaio presidenti dei gruppi parlamentari leghisti che hanno presentato un’interrogazione parlamentare al ministero dell’istruzione “in merito all’iniziativa dell’Ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo che in una nota dei giorni scorsi invita i ragazzi per questa sera, 10 novembre all’inaugurazione del Festival delle Letterature a Pescara. Non solo, gli studenti avranno la possibilità di inserire la partecipazione nel curriculum scolastico, e provare a presentare l’attestato per ottenere un credito dalla scuola”, informa la nota dei leghisti. “L’evento che è politico e non culturale – viene precisato – è un’intervista pubblica a Matteo Renzi di Luca Sofri”.
E ancora il coordinamento regionale abruzzese dell’Unione degli Universitari (Udu) e 360 gradi : “Una decisione degna dei migliori regimi dittatoriali dove la propaganda di governo entra prepotentemente all’interno dell’istituzione scolastica limitando le libertà dei giovani”. “Velare un’imposizione – si legge in una nota – è questo quello che è stato fatto oggi in Abruzzo dall’ufficio scolastico regionale, ai ragazzi è stato ‘suggerito’ di partecipare al Festival Letterario, guarda caso proprio nello stesso giorno in cui è presente il Presidente del Consiglio. Oggi, in cambio di un attestato, i giovani studenti abruzzesi saranno vittime di una campagna elettorale e politica senza alcun tipo di dibattito imposta ai giovani studenti dalla Regione e dal Pd”.