PESCARA – Sono 106 le province passate sotto la lente d’ingrandimento del report del Sole 24ore in materia di criminalità ( relativamente all’anno 2021). Pescara si piazza 34esima, Chieti 80esima, Teramo 55esima. Spicca L’Aquila al 104esimo posto ossia alla fine della graduatoria generale.
Sono 18 le voci di reato sulla base delle quali l’Italia viene mappata da un report che ogni anno dice molto della criminalità. Fondamentale il ruolo delle denunce a fronte di quanto, invece, viene scoperto dalle forze dell’ordine a prescindere. E’ dal 2016 che il Sole 24 ore stila questa istantanea delle denunce registrate, relative al totale dei delitti commessi sul territorio nell’anno precedente. L’indice finale che emerge dall’analisi viene poi utilizzato nell’altra analisi annuale quella relativa alla Qualità della vita.
Milano si conferma al vertice dell’Indice della criminalità, che entrerà nell’indagine della Qualità della Vita 2022 a fine anno, con 193.749 reati denunciati nel corso del 2021: 5.985 ogni 100mila abitanti. Per dare un peso al fenomeno, la cifra risulta pari alla somma di tutti i crimini denunciati nello stesso arco di tempo a L’Aquila, Pordenone e Oristano, le tre province con meno densità di illeciti che si posizionano sul fondo della classifica.
Più denunce, però, non significa per forza meno sicurezza. Innanzitutto perché la “sicurezza urbana” è influenzata anche dalla percezione stessa che ne hanno i cittadini. Ma anche perché i dati sulle denunce riflettono la propensione dei cittadini a presentarle, legata a diversi fattori. Le restrizioni anti Covid ancora in vigore nel primo semestre 2021 – con bar, ristoranti e negozi chiusi, grandi eventi annullati e flussi turistici fortemente ridotti – hanno sicuramente fatto la differenza.
La mappa dei delitti commessi e denunciati, fornita anche quest’anno dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno al Sole 24 Ore, conferma il trend in calo dei reati: confrontando i dati 2021 con quelli del 2019, prima della pandemia, si registra una diminuzione generalizzata in termini quantitativi degli illeciti. E l’andamento è confermato in tutte le aree metropolitane.
Se alla voce “tentati omicidi” le province dell’Aquila, Teramo e Pescara si distanziano di poco ( 61esimo posto L’Aquila, 64 esimo Teramo 66esimo Pescara, 83esimo Chieti), colpisce il piazzamento del Chietino nella graduatoria “omicidi da incidenti sul lavoro” ossia il 4° posto, seguito dal 15esimo de L’Aquila. Penultimo posto di Pescara per le violenze sessuali con 12 denunce: in danno ai minori di 14 anni, invece, fa riflettere il 7° posto di Teramo provincia. Mezza classifica per tutto l’Abruzzo in fatto di furti con scasso, destrezza e di ciclomotori piuttosto che di auto, nei negozi. Tra i primi 20, 19esimo per la precisione, Pescara alla voce rapine: 6° se scorriamo, invece, le rapine in abitazione e 14° in banche.
In materia di usura quella di Chieti risulta essere la seconda provincia per denunce: un dato che deve far riflettere specie alla vigilia degli attesi rincari di bollette e costo della vita con annesso rischio usura di cui abbiamo parlato, e scritto, nei giorni scorsi. Dilaga lo spaccio nel Pescarese che si piazza al 10°posto, con Teramo al 46esimo posto, L’Aquila al 64esimo e Chieti all’88esimo: si spaccia tanto nel Pescarese col suo 7° piazzamento mentre sul fronte “delitti informatici” primato regionale a L’Aquila ( 22esima). C’è poi la classifica “violazione della proprietà intellettuale” con L’Aquilano tra i primi dieci e precisamente al 6°posto.