PESCARA – Dopo il crollo di un pezzo dell’asse attrezzato in zona ex Cementificio, ora la priorità resta quella di non dirottare più le acque reflue verso il fiume come, invece, sta accadendo ormai da 24 ore, dopo il conseguente crollo di una condotta fognaria.
I tecnici dell’Aca sono al lavoro per verificare se e in che misura una vecchia condotta, sottostante quella crollata, possa essere utilizzata per portare le acque reflue della città al depuratore consortile di via Raiale: resta questa l’emergenza sulla quale la task-force, al lavoro a Palazzo di Città a Pescara dalla tarda serata di domenica, concentrerà uomini e mezzi affinchè il prima possibile ( comunque entro alcuni giorni-garantiscono dall’Aca).
Nessun disagio alla circolazione, invece, ad eccezione dell’interruzione in ambo i sensi di marcia su via Raiale: interruzione che andrà di pari passo con i tempi necessari alla rimozione del lungo tubo dell’Aca ancora nel mezzo della carreggiata. Queste le novità venute fuori dal tavolo tecnico al quale hanno preso parte tutti gli enti e soggetti pibblico-privati coinvolti nel crollo: dall’Aca alla Snam passando per l’Anas, l’Enel e l’Arta. Quest’ultima, in particolare, è chiamata a monitorare di secondo in secondo il flusso delle acque reflue eccezionalmente deviate verso il fiume non potendo giungere al depuratore consortile.