L’AQUILA – Tre anni di reclusione. E’ la richiesta avanzata al termine della requisitoria durata circa due ore e mezza, dal pubblico ministero Fabio Picuti, per il crollo della facoltà di Ingegneria di Roio. Picuti è titolare della maxi inchiesta sui crolli degli edifici pubblici e privati (220 quelli finiti sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica dell’Aquila) dopo il terremoto del 6 aprile del 2009. La richiesta di condanna per disastro colposo riguarda sette imputati. Si tratta dei tre progettisti Gian Ludovico Rolli, 79 anni, di Roma, Giulio Fioravanti, 67, di Roma, e Massimo Calda, 63 anni, di Bologna, l’ingegnere Carmine Benedetto, direttore di cantiere, l’ingegnere Ernesto Papale, 59 anni, di Roma, direttore dei lavori; Sergio Basile, 78 anni, e Giovanni Cecere, 82 anni, questi ultimi due collaudatori.
Gli imputati sono accusati di avere redatto il progetto architettonico e variante dell’area di ingresso del corpo A in modo incompleto e carente, tra il 1988, quando fu assegnato l’incarico, e il 1994, periodo della realizzazione. Secondo il magistrato il crollo della Facolta’ di Ingegneria “e’ stato di proporzioni notevoli, in riferimento ai danni prodotti sul corpo di fabbrica, tale da aver leso l’incolumita’ pubblica”. “Un crollo – ha aggiunto Picuti – che ha riguardato il distacco di elementi strutturali dell’edificio: 560 metri quadrati di mattoni di rivestimento della facciata, a causa del progetto risultato incompleto e carente”. L’udienza e’ stata aggiornata il 22 maggio, data nella quale dopo le arringhe dei difensori e’ prevista la sentenza.