L’AQUILA – Apparentemente era un affittacamere. In realtà era diventata una vera e propria casa di appuntamento in cui si prostituivano ragazze e transessuali. Quando all’Aquila le stanze erano tutte occupate i clienti venivano “dirottati” in un appartamento che si trova nel centro di Avezzano. La polizia ha arrestato due italiani e una straniera.
Il gip del tribunale de L’Aquila, accogliendo le richieste avanzate dal pm Stefano Gallo, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelate agli arresti domiciliari nei confronti di D.C.A. di anni 69 e di C. G. di anni 70. La posizione della cittadina straniera arrestata , di nazionalità dominicana, è stata stralciata ed inviata per competenza territoriale alla procura della Repubblica di Avezzano.
I tre avevano organizzato una fiorente attività trasformando un comune affittacamere, che si trova nella zona ovest del capoluogo di regione, in una “casa del piacere”. L’attività era reclamizzata su siti internet, annunci su quotidiani abbinati a numeri di telefono da contattare. I recapiti cambiavano con l’avvicendamento delle ragazze e dei transessuali che per attirare clienti fornivano dettagli sulle prestazioni sessuali fornivano e sull’extra o “regalino” , che variava da 50 a 100 euro.
Le indagini sono durate circa otto mesi. Dalle intercettazioni telefoniche, pedinamenti ed appostamenti e da alcuni clienti, fermati subito dopo essere usciti dalle case del piacere, gli agenti sono riusciti ad identificare più di 20 persone.