PESCARA – Era il lontano 2011. Il Ponte del Mare era già una realtà. Ma Luciano D’Alfonso, nonostante avesse ancora guai con la giustizia, in cuor suo sperava di tornare alla vita politica attiva. E così è stato. Proprio in questi giorni, da presidente della regione, big Luciano ha rilanciato un altro suo pallino: il Ponte del Cielo.
Un sito internet dedicato dallo stesso presidente all’intera idea progettuale: il contesto è, appunto, il mare adriatico nel suo punto mediano, nel baricentro della costa ovest dell’Adriatico, nel suo punto più intimo: Pescara. L’opera è definita “il germoglio di una nuova idea”
“Quando parlo di “germogli” e di “nuove idee” – scrive D’Alfonso – non intendo riferirmi a qualcosa di avulso dalla realtà, qualcosa cioè di totalmente sconosciuto e dunque “nuovo”. Al contrario parlo di qualcosa che la realtà contiene già in se stessa e che, se si vuole, è possibile “portare alla luce”, svelandola e osservandola con occhi nuovi. Quindi è il modo di guardare che rende le cose “nuove”, o “vecchie”. “Guardare” con gli occhi dell’immaginazione determinate cose o aspetti della vita e portarle alla luce è infine una scelta culturale.“Il ponte del cielo” esisteva già a Pescara, nello stesso identico luogo, nell’anno 1934. L’idea dunque non è nuova, “ri-pensarlo” e “ri-progettarlo” per il futuro è “nuovo”.
Il percorso dalla stazione al lungomare è strutturato in una sequenza ricca di piazze e giardini: Piazza della Repubblica (vecchia Stazione), Piazza Sacro Cuore, Piazza della Rinascita (Salotto), Piazza I° Maggio, Largo Mediterraneo (Nave di Cascella). Una sequenza che si conclude sulla spiaggia e sul mare. Il percorso, nella sua parte iniziale, manca ancora della sistemazione dell’area di risulta (Biblioteca e Teatro nel ”bosco”) e manca, nella sua parte finale, di una conclusione “a mare”, manca cioè di una passeggiata sull’acqua. “Il ponte del cielo” è la conclusione di un percorso che alla fine, girandosi indietro, offre la possibilità di osservare la città da un punto di vista inedito.
Infine Big Luciano parla di come sarà: “Il suo disegno è semplice: una serie di pali conficcati nella sabbia che reggono una pensilina che arriva oltre la barriera degli scogli, due soste per giocare nel mare, attrezzature dal carattere provvisorio per sostare e incontrarsi nella parte finale più ampia. “Il ponte del cielo” ha la forma e l’estetica di una “costruzione naturale”, come un trabocco più esteso e proteso sull’acqua, entra nel paesaggio arricchendolo. Nello stesso tempo è un’attrezzatura che induce curiosità, frequentazione, vita”.