PESCARA – Una marea di gente per Luciano D’Alfonso. Tutti a salutare l’ex sindaco alla sua prima uscita dopo l’assoluzione al processo su presunte tangenti al Comune di Pescara. E proprio dall’aula consiliare riparte la nuova avventura di Big Luciano. La sala era gremita, questa mattina. E’ stato ospite di un appuntamento pubblico promosso dal Pd per incontrare la città insieme a D’Alfonso, alla presenza di vecchi e nuovi amministratori del Partito democratico. Titolo dell’incontro “Pescara ricomincia da TE: ripensiamola insieme”.
Ha preso la parola per primo il capogruppo Moreno Di Pietrantonio, capogruppo in Consiglio comunale, che ha parlato della volonta’ del partito di Bersani di riprendere il discorso dove era stato interrotto mentre Camillo D’Angelo, ex vice sindaco, ha rivendicato gli obiettivi della giunta D’Alfonso paragonandoli a quelli della giunta Mascia che amministra la citta’. Ha anche chiarito che il Pd non e’ il partito del no, ma motiva le sue prese di posizione con argomentazioni precise. Grande attenzione tra i pubblico quando ha parlato D’Alfonso, che ha accolto il consiglio di un paio di amici e ha deciso di stare calmo, di non vendicarsi di nulla e di dosare le parole.
Nessuna parola di apprezzamento per Regione, Provincia e Comune, dove non si amministra e dove ci sono politici timidi, e ha assicurato di essere in grado di vincere, perché non ha bisogno che il suo avversario si azzoppi una gamba per farlo. Ha anche ammesso che avrebbe voluto salutare il sindaco Mascia, ma ha evitato di raggiungere la sua stanza. E poi si e’ soffermato su quanto non ha potuto fare in questi anni, in attesa che si concludesse il processo, e cioé parlare dei 150 anni dell’unita’ d’Italia, della riduzione delle Province, del porto e dell’aeroporto. Gli sarebbe piaciuto anche inaugurare il nuovo svincolo dell’asse attrezzato di via Tirino, ma lo ha fatto il sindaco attuale.