
L’AQUILA – None giovani sono stati denunciati in stato di libertà, tutti residenti in citta’, per concorso di persone nei reati di violazione di domicilio, invasione di edifici, danneggiamento ed inosservanza dei provvedimenti dell’Autorita’. Sei di loro sono minorenni. A scoprirli sono stati i carabinieri dell’Aquila nel corso di un servizio straordinario per il controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori e del fenomeno dello sciacallaggio nelle aree interdette della città.
Sono state impiegate 6 pattuglie di carabinieri, anche in abiti civili, che hanno rivolto l’attenzione in particolar modo nelle “zone rosse” del capoluogo, dove ultimamente era segnalata una recrudescenza del fenomeno di sciacallaggio e danneggiamento delle abitazioni ormai abbandonate da oltre 5 anni a seguito del sisma. Nel corso del servizio, durante il quale i militari hanno monitorato anche i piccoli vicoletti delle aree interdette, i militari della Stazione Carabinieri di Paganica hanno sorpreso i 9 giovani all’interno della “zona rossa” della frazione di Paganica, dove si erano introdotti in un’abitazione dichiarata inagibile.
Nel corso del sopralluogo e’ emerso che gli stessi, previa effrazione e danneggiamento degli infissi, erano penetrati all’interno dell’immobile rovistando tra le suppellettili e vi si erano intrattenuti a bivaccare, violando altresi’ l’ordinanza nr. 438 del 19/09/2011, emessa dal Comune di L’Aquila ed avente ad oggetto “Emergenza sisma Abruzzo 2009 – divieto di accesso in zona rossa” che inibisce l’accesso nelle citate aree. Per loro e’ scattata quindi la denuncia in stato di liberta’.