PESCARA – L’obbligo di dimora a carico di Rosa Giammarco, responsabile dell’Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo, coinvolta nell’inchiesta “Il Vate”, è stato revocato. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Pescara, Mariacarla Sacco. Nei giorni scorsi, era tornata in libertà anche l’altra persona finita, nell’ambito dell’inchiesta, all’obbligo di dimora, ossia Ermanno Falone, legale rappresentante di una onlus del Vastese.
Intanto De Fanis ha fatto depositare alla procura della Repubblica di Lanciano una lettera, a sua firma, con cui chiede al pm Rosaria Vecchi se corrisponda a verità l’esistenza di un fascicolo nei suoi confronti con l’accusa di tentato omicidio della moglie. In tal caso De Fanis, che dice di aver appreso dalla stampa delle nuove indagini, fa sapere che intende mettersi a disposizione della magistratura per l’interrogatorio, previa autorizzazione del gip di Pescara. Sarebbe stata la segretaria Lucia Zingariello, che con l’assessore aveva una relazione, anche lei finita ai domiciliari a novembre e tornata in libertà l’8 gennaio scorso, a raccontare al pm di Pescara Giuseppe Bellelli che De Fanis aveva intenzione di avvelenare la moglie.
A sua volta, la moglie, in una lettera aperta, ha dichiarato: “Sapere che Gigi è indagato per aver tentato di uccidermi è una cosa che, in altri tempi, mi avrebbe fatto ridere, ma che oggi, con tutto quello che è stato scritto di mio marito, mi dà ancor di più la conferma di come si possa distruggere un uomo. Spero che il pm faccia presto a chiudere questa indagine e ad archiviarla, in modo da restituire a me e Gigi un po’ di serenità”. Rosanna Ranieri è stata chiara. La moglie di De Fanis, parla di “atto dovuto” in quanto “è evidente come anche per la magistratura io non corra alcun rischio, visto che convivo con mio marito sotto lo stesso tetto”. Un testo toccante, quello della signora De Fanis, che vede in questo nuovo filone una prova di come sia possibile “distruggere un uomo”.
Nel testo la donna ricorda di aver incontrato il futuro assessore “ai tempi del liceo” e “da allora non ci siamo più lasciati”, neanche ora che c’è una bufera giudiziaria in corso e che le carte processuali hanno reso noto l’esistenza di una relazione con la ex segretaria dell’assessore Lucia Zingariello. “Non so cosa sia successo dopo, non credo comunque a tutto quello che gli viene contestato e spesso mi chiedo se anch’io come donna e come moglie possa avere qualche responsabilità”, scrive la signora Ranieri che assicura: “Oggi ci troviamo a vivere quest’altra tremenda esperienza ancora una volta uniti e anche questa volta con l’energia e la forza di sempre; energia e forza che ci provengono da quel sentimento immutato di coppia”.