L’AQUILA – “Vuoi il contributo? Allora devi pagare”. Funzionava più o meno così il meccanismo attuato dall’assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis. Per lui alle prime luci dell’alba è scattato l’arresto. A fargli compagnia ci sono anche la sua segretaria particolare Lucia Zingariello, Rosa Giammarco, responsabile dell’Agenzia per la Promozione Culturale di Sulmona/Castel di Sangro, e un imprenditore di Vasto. L’operazione, denominata ‘Il Vate’, è stata eseguita dal personale del Corpo Forestale dello Stato di Pescara, L’Aquila e Chieti, su disposizione del gip del Tribunale di Pescara Mariacarla Sacco. La seconda persona colpita dall’obbligo di dimora e’ Ermanno Falone, rappresentante legale dell’associazione “Abruzzo Antico” che, si legge nell’ordinanza del gip, era “sostanzialmente gestita dall’assessore De Fanis ed utilizzata quale filtro attraverso cui far transitare le erogazioni dei contributi regionali per gli eventi culturali” .
Per De Fanis i reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato. Delle quattro misure cautelari, due sono agli arresti domiciliari e due obblighi di dimora. L’indagine coordinata dal procuratore capo di Pescara, Federico De Siervo e dal sostituto procuratore Giuseppe Bellelli mira a far luce sulle modalità di erogazione dei contributi in base alla Legge Regionale n.43/73 che disciplina organizzazione, adesione e partecipazione a convegni e altre manifestazioni culturali.
Le indagini, riferiscono dalla Forestale, hanno preso il via dalla denuncia di un imprenditore che si e’ rivolto al Corpo dopo le continue richieste di denaro ricevute da parte dell’assessore De Fanis in cambio della erogazione di fondi per l’organizzazione di manifestazioni culturali. In particolare gli accertamenti si sono concentrati sull’erogazione di fondi regionali destinati alla organizzazione degli eventi celebrativi dell’anniversario dei 150 anni della nascita di Gabriele d’Annunzio.
Secondo l’accusa l’assessore avrebbe costretto Andrea Mascitti, impegnato nell’organizzazione di un evento culturale nell’ambito del Salone del Libro di Torino del 16-20 maggio 2013, a promettergli indebitamente la somma di circa 1.000-1.150 euro, con la minaccia della mancata elargizione di fondi regionali di cui alla LR n 34/1973. Nello specifico De Fanis, “abusando dei propri poteri – si legge nell’ordinanza – attraverso diversi incontri e contatti telefonici avvenuti anche con la Zingariello poneva Mascitti di fronte alla scelta perentoria di seguire le sue indicazioni oppure rinunciare ad organizzare l’evento, e quindi lo costringeva a promettergli la dazione di circa 1.000-1.150 euro e a rinnovare tale promessa a seguito di presentazione all’associazione “Abruzzo Antico” di fattura gonfiata. Nello specifico la Giammarco, complice consapevole del meccanismo illecito di gestione dei finanziamenti per la cultura, liquidava a favore di suddetta associazione Abruzzo Antico la somma indicata dal Mascitti nella fattura, ed il De Fanis in data 11.9.2013 consegnava a questi un assegno di euro 4.400,55, firmato da Falone, tratto sul c.c. intestato all’associazione chiedendogli di monetizzarlo e di consegnargli la somma pretesa”.
Nel corso delle attivita’ sono emerse inoltre ipotesi di peculato d’uso di beni e risorse della Regione Abruzzo per interessi privati. Sono cinquanta gli uomini del Corpo Forestale dello Stato ancora impegnati nelle perquisizioni domiciliari degli indagati e delle sedi dell’assessorato alle Politiche Culturali della Regione Abruzzo di L’Aquila e di Pescara. In corso la perquisizione della sede dell’Agenzia Regionale per la Promozione Culturale di Sulmona. Le perquisizioni si stanno svolgendo in diverse localita’ abruzzesi: Guardiagrele, Paglieta, Montazzoli e Vasto. De Fanis e’ stato arrestato in provincia di Chieti.