PESCARA – Non ne avevano la facoltà eppure operavano proprio come se fossero dentisti veri. Addirittura uno studio odontoiatrico abusivo era stato realizzato in un bagno. Secondo la legge infatti, l’unico titolato a mettere le mani in bocca al paziente è l’odontoiatra, cioè il dentista, tuttavia spesso vengano sorpresi a svolgerne le funzioni anche gli odontotecnici.
Stavolta gli ultimi casi arrivano da Pescara, dove sono stati scoperti dai Nas due odontotecnici che operavano senza titolo accademico eseguendo pratiche ortodontiche sui pazienti. In due sono stati denunciati per esercizio abusivo della professione odontoiatrica, mentre ambulatorio e attrezzature sono stati sequestrati.
Le indagini sono state svolte dai militari del Nas di Pescara in collaborazione con i colleghi di Penne. Il decreto di perquisizione è stato emesso dal pm Andrea Papalia, della Procura della Repubblica di Pescara. Analoga operazione ad Alba Adriatica, dove però è stato scoperto un ambulatorio dentistico completamente abusivo, situato all’interno di un appartamento.
Nei locali, privi dei necessari requisiti igienici, sanitari e strutturali, i tubi idraulici delle apparecchiature erano poggiati pericolosamente a terra e collegati alla rete idrico-fognaria domestica, mentre il compressore dell’aria era installato in bagno. Le pratiche ortodontiche, estrazioni comprese, venivano effettuate in ambienti non idonei.
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L’immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo e il proprietario, l’odontoiatra che operava nello studio, è stato denunciato alla Procura della Repubblica. Le indagini sono state coordinate dal pm della Procura di Teramo Andrea De Feis.