PESCARA – Il depuratore del comune di Pescara riversava acqua “sporca” nel fiume Pescara. E’ quanto stabilito a conclusione di un intervento andato avanti per alcune settimane, dal personale della Polizia Provinciale di Pescara. Nell’intervento sono stati individuati degli scarichi sospetti. Il controllo, eseguito dall’Unita’ Operativa di Polizia Ambientale insieme alle Guardie Ecologiche Volontarie e agli addetti dell’Arta, ha riguardato gli scarichi esistenti e che confluiscono nel fiume, e ha portato ad eseguire delle analisi sui prelievi eseguiti.
A darne notizia è Giulio Honorati, comandante della Polizia provinciale il quale spiega che all’altezza del Fosso Cavone e’ stato controllato lo scarico proveniente dal depuratore comunale di Pescara, gestito da Di Vincenzo Dino & C. SpA, per presunte anomalie: sono stati eseguiti i prelievi e gli esiti delle analisi hanno confermato l’irregolarita’ dello scarico per superamento dei limiti tabellari dell’Escherichia Coli, contravvenendo quindi alle prescrizioni autorizzative. La conseguenza e’ stata una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 a 15.000 euro oltre al ripristino dello scarico entro i limiti tabellari stabiliti.
Un altro scarico anomalo è stato intercettato all’altezza della zona industriale di Pescara ed e’ stato quindi oggetto di controllo ma e’ risultato provenire dal territorio della provincia di Chieti per cui e’ stata allertata la Polizia Provinciale competente per territorio. Il terzo scarico rilevato, in questo caso proveniente dal territorio di Pescara, confluisce in quello proveniente dalla provincia di Chieti. Sara’ oggetto di ulteriori controlli.