CHIETI – Oltre cento verbali l’anno. Per la precisione sono ben 643 elevati negli ultimi 5 anni, 174 solo nel 2015 su 85 depuratori in provincia di Chieti: 59 sono risultati senza autorizzazione allo scarico; per 55 depuratori le analisi hanno accertato un superamento dei limiti tabellari. Gli scarichi al di sopra dei limiti tabellari hanno riguardato tutte le principali aste fluviali, dal Pescara al Sangro, dall’Arielli all’Osento, dal Sinello all’Alento fino ad arrivare sul Trigno.
Il record spetta al depuratore di Pollutri “Ranciara” gestito dalla Sasi con 7 verbali in un anno, tutti per superamento dei limiti tabellari. Le associazioni, i movimenti e i comitati abruzzesi, nel definire in una nota “disastrosa la depurazione in provincia di Chieti”, ritengono che le amministrazioni pubbliche, debbano garantire al piu’ presto una depurazione efficace ed efficiente e la trasparenza sui dati e sui progetti di intervento. A questo va aggiunta “l’insopportabile pressione antropica che viene esercitata nel Chietino”.
“Vogliamo il mare e i fiumi abruzzesi puliti, la vera grande opera e’ il risanamento del territorio”, questo lo slogan con cui i cittadini scenderanno in piazza in una manifestazione programmata per sabato 12 marzo a Pescara con appuntamento a Piazza Unione alle ore 15.00.
Associazioni e comitati continuano a chiedere: “pubblicazione di tutti i dati online in possesso di Arta, delle Province e delle societa’ di gestione; pubblicazione dei dati di tutti i progetti finanziati e dello stato di avanzamento su un sito unico della regione; pubblicazioni delle sanzioni e delle varie autorizzazioni degli impianti; stop a nuove captazioni; programma straordinario di bonifica e controllo delle aree golenali.